E’ quanto prevede un bando regionale per il quale le aziende agricole dell’Emilia-Romagna potranno presentare domanda entro il 24 gennaio 2014.
L’obiettivo è favorire l’acquisto di nuovi modelli che permettano un uso più razionale delle risorse idriche.
“Sono investimenti indispensabili per fronteggiare le conseguenze del cambiamento climatico in atto senza danneggiare le colture –spiega l’assessore regionale all’Agricoltura Tiberio Rabboni – L’acqua non è una risorsa infinita e la competitività della nostra agricoltura passa anche dalla capacità di saperla utilizzare senza inutili sprechi”.
Per dare più acqua all’agricoltura occorre lavorare su più fronti: riduzione delle perdite, aumento dell’efficienza, nuove derivazioni dal Canale Emiliano-Romagnolo, irrigazione “pilotata”, uso plurimo degli invasi idroelettrici, nuovi invasi interaziendali, anche utilizzando ex cave.
Investimenti che la Regione sta sostenendo e che – sottolinea Rabboni – “porteranno ad un recupero in pochi anni di oltre 200 milioni di metri cubi di acqua, una quantità paragonabile a quella di alcuni grandi invasi, ma senza i costi e gli impatti ambientali di questi”.
Il bando (in applicazione della misura 121 del Programma di sviluppo rurale) prevede percentuali di contributo che vanno dal 35% al 50% della spesa, con premialità per le aziende delle aree svantaggiate (in particolare nella aree di montagna o nel ferrarese) e per i giovani agricoltori. La spesa minima ammissibile è di 20 mila euro.
Le domande vanno presentate alle Province attraverso il consueto sistema operativo (Sop) di Agrea. La graduatoria sarà regionale e verrà predisposta entro l’8 maggio 2014, mentre il termine ultimo per la realizzazione dei lavori è stato fissato al 15 maggio 2015.
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Fonte: Regione Emilia-Romagna