Le zone rurali stanno acquisendo sempre più importanza nell'ambito della situazione sviluppatasi in questi ultimi anni, soprattutto per quanto riguarda le questioni dell'aumento della domanda alimentare, dei cambiamenti climatici, delle energie rinnovabili e della fine dell'era del petrolio. Queste aree sono importanti in quanto manifestano un elevato potenziale inerente alle nuove attività economiche e alla promozione della coesione sociale e territoriale.
I giovani imprenditori agricoli, pertanto, svolgono un ruolo fondamentale, poiché costituiscono la generazione futura di queste aree e contribuiscono in larga parte alla vitalità e al dinamismo delle campagne. In termini economici, i giovani imprenditori agricoli sono alla base dell'occupazione futura e dello sviluppo economico delle aree rurali, poiché l'agricoltura é solitamente una delle attività principali di queste regioni. Pertanto, una strategia di sviluppo rurale ben impostata, che includa un approccio multifunzionale e diversificato alle attività svolte nelle zone rurali, sarebbe impensabile senza l'apporto dei giovani agricoltori.
Gli obiettivi delle strategie di Lisbona e di Goteborg saranno raggiungibili solamente con l'impegno della prossima generazione di 'agri-imprenditori', i quali saranno in grado di assicurare lo sviluppo economico, la sostenibilità e la competitività nelle zone rurali europee. Inoltre, la comunità agricola contribuisce al mantenimento delle tradizioni, della cultura e del patrimonio naturale.
Le molte nuove sfide che ci attendono rendono ancor più necessaria la presenza di una nuova generazione di agri-imprenditori. Purtroppo, però, il 2007 ha portato alla luce cifre allarmanti riguardo alle zone rurali in tutto il mondo. Per la prima volta nella storia, gli abitanti delle zone urbane sono in numero maggiore rispetto a quelli delle campagne.
La questione dello sviluppo rurale ha perciò guadagnato più ulteriormente valore, ed é più importante che mai assicurare la presenza di attività nelle zone rurali per evitare la desertificazione e la tendenza all'abbadono delle campagne.
 
Durante l'incontro dello scorso aprile a Brno, sono stati affrontati diversi temi: l'attuale situazione del sostegno ai giovani imprenditori agricoli nella politica di sviluppo rurale; le possibili misure di sostegno per i giovani agricoltori nelle zone rurali; si è affrontato il tema di grande attualità inerente le agroenergie ed il cambiamento climatico (Rapporto integrale del Consiglio).
 
Gli obiettivi e le proposte del Ceja
Non sarà la politica di sviluppo rurale che conosciamo oggi, che da sola potrà risolvere la vasta gamma di problematiche delle zone rurali. Una strategia completamente nuova deve essere sviluppata per affrontare le sfide che già oggi abbiamo di fronte e  che sempre più  in avvenire ci metteranno alla prova. Il Ceja richiede una politica comunitaria integrata, dove tutte le politiche settoriali e territoriali cooperino per raggiungere gli stessi obiettivi: uno sviluppo sostenibile delle zone rurali europee. I giovani imprenditori agricoli e le loro attività forniscono una possibilità enorme per la competitività e la sostenibilità nello sviluppo delle zone rurali europee.
Ecco perché il Ceja chiede che sia reso obbligatorio il sostegno per il primo insediamento così come le misure ulteriori che possono sostenere lo sviluppo delle giovani imprese. In conformità con il 'Pacchetto giovani' che abbiamo proposto in precedenza, crediamo che soltanto l'integrazione dei giovani agricoltori in tutti e tre gli assi tematici della politica di sviluppo rurale possa condurre ad un approccio di successo per il agricole ricambio generazionale in agricoltura. L'asse 'Leader' è un metodo lievemente diverso nell'attuazione dello sviluppo rurale e quindi non è stato considerato nel presente documento. Tuttavia, il Ceja ritiene che sia importante che i giovani imprenditori partecipino a ciascuno dei Gruppi d'azione locali (Gal) per una rappresentazione equilibrata della comunità rurale, che dovrebbe trarre giovamento da tale metodo.
Inoltre, il Ceja accoglierebbe favorevolmente l'apertura di una discussione sul tema del Business Plan. Questo strumento dovrebbe rappresentare la base di riferimento non solo per l'accesso ai finanziamenti pubblici, ma anche a quelli privati. Rappresenterebbe un grande passo avanti se un Business Plan ben strutturato potesse rappresentare il punto di partenza per l'accesso a un finanziamento combinato, basato su un approccio pubblico-privato. Tale nuovo approccio necessiterebbe della cooperazione di tutte le diverse parti  interessate.
I giovani imprenditori agricoli sono pronti a scambiare le loro esperienze, in particolare per quanto riguarda i migliori casi pratici che potrebbero fornire spunti ed esempi ad altri giovani imprenditori. Le idee sono chiare in seno al Consiglio europeo dei giovani, in merito ai diversi approcci necessari all'agricoltura e allo sviluppo rurale e desidereremmo condividere la nostra opinione con altre istituzioni e organizzazioni per rafforzare la collaborazione.
Il Ceja quindi accoglie con favore l'iniziativa di istituire una Rete rurale Europea, perché ritiene che proprio l'attività di cooperazione sia cruciale per una nuova vitalità delle zone rurali europee.

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