Il sistema delle comunicazioni obbligatorie permette finalmente il monitoraggio delle produzioni di latte ovino e caprino, quello dei prodotti ottenuti dalla sua lavorazione e soprattutto il controllo del latte e dei prodotti semilavorati situati in paesi dell'Unione Europea o in paesi terzi. Il provvedimento invera per altro la totale tracciabilità di tutto il latte, richiesta dai regolamenti della Pac e già da tempo realtà per il comparto bufalino.
"Si tratta - dice l'assessora dell'agricoltura della Regione Sardegna, Gabriella Murgia - di una conquista storica per la Sardegna, che come è noto detiene quasi il 40% del patrimonio ovino e caprino nazionale e dove questo comparto rappresenta la struttura portante della zootecnia regionale e le cui imprese sono sicuro e uniforme presidio del panorama agricolo sardo".
Sin dal suo insediamento la Giunta di Christian Solinas ha seguito l'evoluzione della crisi sul prezzo del latte, e con l'assessora Murgia ha partecipato attivamente agli incontri del tavolo tecnico della filiera ovicaprina della Sardegna presieduto dal Ministero delle Politiche Agricole e convocato più volte presso le prefetture di Sassari e a Roma in via XX settembre, al quale hanno partecipato i rappresentanti e gli attori del comparto.
"Abbiamo costantemente sollecitato la struttura del Ministero - dice l'assessora Murgia - affinché desse pronta attuazione alle diverse misure della 44/2019 destinate al comparto ovino e caprino, ma soprattutto adottassero la proposta di Dm sull'articolo 3".
Di fronte ai ritardi del Governo nazionale nell'applicazione della norma la Giunta Regionale su proposta dell'assessora dell'agricoltura, con la deliberazione n. 43/8 del 27 agosto 2020, ha adottato un disegno di legge per l'istituzione di un sistema regionale di dichiarazioni obbligatorie nel settore del latte e dei prodotti lattiero caseari ovini e caprini. Obiettivo del Dl era quello di operare con un sistema di comunicazioni obbligatorie riservate alle imprese operanti nel territorio della Sardegna nelle more dell'effettiva operatività del sistema nazionale.
"Il Dl 203 è stato adottato nella piena consapevolezza dell'importanza dei dati sulle produzioni per la promozione e tutela della competitività, dell'equità e della sostenibilità economica di tutte le imprese operanti lungo la filiera e viene ora in parte superato dalla pubblicazione del decreto ministeriale, ma l'importanza di alcune previsioni in esso contenute conservano la loro attualità per il governo del comparto e per la definizione delle politiche regionali di programmazione e d'intervento" sottolinea Gabriella Murgia.
Nel lungo iter all'interno della Commissione Politiche Agricole della Conferenza delle Regioni, l'assessora Murgia ha lavorato per superare le resistenze delle regioni contrarie al Dm e convincerle della bontà e dell'urgenza del provvedimento per il comparto ovino regionale.
"Un'azione che ha condotto la Sardegna a proporre e ottenere la modifica normativa con l'adozione da parte del ministero di due distinti decreti per le dichiarazioni obbligatorie del latte vaccino e per quelle del latte ovino e caprino, incontrando così il consenso di tutte le regioni" ricorda la Murgia.
"La pubblicazione del provvedimento - conclude Gabriella Murgia - è l'ultimo atto di un percorso che ha avuto il suo compimento con la firma del decreto da parte del ministro lo scorso 26 agosto e che ora dovrà essere completato con le disposizioni attuative da parte di Agea, preposta dal Dm all'attivazione e alla determinazione delle modalità di accesso del servizio telematico nell'ambito del Sistema Informativo Agricolo Nazionale. Dal canto suo l'assessorato sta già provvedendo per organizzare le attività di controllo che il decreto demanda alla cura delle regioni".