Blue tongue, farmaci per fermare il vettore
La prima delibera è tesa a contrastare la diffusione in Basilicata della febbre catarrale degli ovini, più comunemente conosciuta come blue tongue. La malattia non contagiosa, ma che si trasmette da animale infetto ad animale sano attraverso la puntura di alcuni insetti vettori del genere Culicoides, attualmente imperversa in Sardegna. La Regione Basilicata ha stanziato oltre 138mila euro per l'acquisto dei farmaci attivi contro l'insetto vettore di questa epizoozia, che pure in questa regione fa di tanto in tanto capolino: quattro i focolai segnalati nel 2019 dal Ministero della Salute nel quadro del Piano nazionale di sorveglianza sanitaria."Si tratta di una malattia dei ruminanti che desta forti preoccupazioni tra le autorità sanitarie e gli allevatori - afferma l'assessore Francesco Fanelli - considerato che può causare ingenti danni economici dovuti non solo alle perdite dei capi di bestiame, ma anche ai provvedimenti di polizia veterinaria con limitazioni alla movimentazione degli animali e quindi alla loro commercializzazione e vendita".
"Accogliendo le richieste delle autorità sanitarie competenti, le quali hanno più volte ribadito la necessità di attivare interventi complementari alla vaccinazione per contrastare in modo più completo ed efficace la diffusione di questa malattia - conclude Fanelli - abbiamo stanziato oltre 138mila euro per realizzare il trattamento degli animali sensibili alla blue tongue".
Il soggetto attuatore dell'intervento è l'Associazione Regionale Allevatori della Basilicata, che utilizzerà i veterinari operanti nell'ambito del programma di prevenzione e controllo delle epizoozie per il trattamento degli animali sensibili.
Sempre ai fini del contrasto della diffusione della blue tongue, la Regione ha concesso un contributo a quegli allevatori che nel 2020 hanno partecipato al Piano di sorveglianza sierologica contro questa malattia. Proprio in questi giorni si stanno liquidando le somme spettanti ai 39 beneficiari.
Cofinanziati i programmi genetici per il 2021
Provvedimento altrettanto rilevante è quello che consente il finanziamento del "Programma delle attività di raccolta dati in allevamento finalizzati alla realizzazione dei programmi genetici, per l'anno 2021", con il quale la Regione ha integrato il contributo pubblico, pari a circa 742mila euro, parzialmente finanziato dal Ministero delle Politiche Agricole."Abbiamo deciso di farci carico di questo onere - spiega il vicepresidente Fanelli - per sostenere i nostri allevatori nelle attività fondamentali di selezione e miglioramento genetico, evitando loro qualsiasi aggravio di spesa. Le attività, rivolte a tutti gli allevatori iscritti ai libri genealogici, vengono svolte dall'Ara della Basilicata".
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Fonte: AgroNotizie