In occasione della Giornata del coniglio italiano, tenutasi in Expo a Milano, mercoledì 26 agosto, presso lo spazio Coldiretti, è stata presentata l’Associazione Coniglio italiano con una apprezzabile iniziativa contro lo spreco di cibo che merita un elogio e un’attenzione particolare.
In questa stessa occasione, infatti,

Il 26 agosto, in occasione della Giornata del coniglio italiano ad Expo, è stata presentata presso lo spazio Coldiretti l'Associazione Coniglio italiano e l'accordo che essa ha stretto con il Banco alimentare, importante realtà del mondo del volontariato che, attraverso 8.669 strutture caritative, oggi è in grado di aiutare più di 1,9 milioni di persone bisognose Italia.

In base all'accordo, l’Associazione Coniglio italiano assicurerà al Banco Alimentare rilevanti quantitativi di carne di coniglio, secondo un predefinito piano di distribuzione che avviato già a partire dalla prima settimana di settembre.

Fatti, non parole
Così, proprio in occasione dell’evento Expo, per iniziare subito col piede giusto, l’Associazione Coniglio italiano ha donato al Banco Alimentare oltre 4.000 chili della salutare carne di oniglio italiano, povera di grassi e ricca di contenuti proteici. In tutto più di 16.000 porzioni ottenute da oltre 3.000 capi, prodotti dalla corretta filiera agroalimentare, che l’associazione ha posto in essere come obiettivo strategico, per far fronte alla incontrollata produzione di animali provenienti dall’estero.

Attraverso il marchio Coniglio italiano - Sigillo di qualità l’associazione intende presentarsi sul mercato promuovendo specifici valori quali: italianità, salubrità, garanzia, qualità e come simbolo a tutela di tutti gli associati che compongono la filiera.

All’evento hanno preso parte, tra gli altri relatori, Zeno Roma (presidente dell’Associazione Coniglio italiano), Andrea Giussani (presidente Banco Alimentare), Roberto Moncalvo (presidente Coldiretti) e Debora Serracchiani (presidente Regione Friuli-Venezia Giulia).

L'Associazione Coniglio italiano
Nata da poco più di un anno, conta già 130 aziende iscritte che fanno parte del sistema agroalimentare nazionale, impegnate lungo tutta la filiera produttiva di questo alimento, universalmente apprezzato dal mondo scientifico e dal mondo gastronomico, per i suoi riconosciuti valori nutrizionali.

Zeno Roma, presidente dell’Associazione Coniglio italiano sin dalla sua fondazione, ha sottolineato: “L’obiettivo con cui è nata l’Associazione è stato quello di promuovere il consumo di carne di coniglio nazionale e di proteggere il neomarchio Coniglio italiano - Sigillo di qualità che inizieremo quanto prima ad applicare sulle confezioni poste in vendita nei banchi della Grande Distribuzione e della Distribuzione Tradizionale e destinate al consumo finale.
Unitamente a ciò ci faremo promotori della creazione di una serie di “disciplinari”, che verranno applicati da tutte le aziende operanti in ciascuna delle varie fasi della filiera produttiva (dal cibo per la nutrizione degli animali ai trasformatori). Questi disciplinari potranno garantire presto al consumatore finale che la carne acquistata deriva da capi nati, allevati e trasformati in Italia
".

Tra gli associati, Roma cita quattro importanti macellatori la cui produzione corrisponde all’incirca al 35% della quota nazionale di mercato del coniglio, mentre come conferitori i soci coprono circa il 27-28% del mercato cunicolo italiano.
"Si tenga presente - ricorda Roma - che nel 2014 l’intero comparto del coniglio in Italia ha raggiunto un fatturato di circa 350 milioni di euro”.

Ma qual è la differenza con altre associazioni del settore? "Nell'Associazione Coniglio italiano si è riunito per la prima volta l’intero comparto cunicolo dando vita così al primo gruppo di operatori che insieme chiudono l’intero cerchio della filiera. Questa è la principale differenza che ci distingue da precedenti iniziative aggregative che, in genere, erano formate solo da aziende rappresentative di alcune fasi della filiera”.

Zeno Roma riconosce che la crisi del settore è stata, forse, la causa che ha convinto gli operatori a ripartire tutti uniti per rivitalizzare e rilanciare l’intero comparto: “Il settore del coniglio e tutto il suo indotto hanno accusato le conseguenze di una crisi che perdura oramai da oltre due anni. Una crisi che è partita dalla produzione, per estendersi, in maggiore o minore misura, agli altri comparti del settore. La nascita dell’Associazione Coniglio italiano è la risposta più tempestiva per superare questa fase di stallo, perché solo tutti insieme uniti possiamo vincere!

Concludendo Zeno Roma rimarca l’importanza del rapporto di collaborazione avviato con Banco Alimentare: “L’accordo con Banco Alimentare è una grande operazione benefica che ci gratifica molto. Come ci è stato assicurato dal presidente Andrea Giussani, nella distribuzione verranno privilegiate famiglie con bambini e con persone anziane, che costituiscono il target primario della carne di coniglio, per il suo basso contenuto di colesterolo e per la sua leggerezza, oltre che per i suoi valori nutrizionali e per la sua riconosciuta bontà”.