"Negli ultimi giorni - dichiara l'Agenzia per le erogazioni in agricoltura - si è assistito al riemergere della consuetudine di attribuire ad Agea tutte le responsabilità per i ritardi nelle erogazioni di questo o quel aiuto a questo o quel settore del mondo agricolo. Nello specifico da più parti si è tentato imputare all'agenzia la ritardata erogazione di 50 milioni di euro di aiuti previsti dall'art. 68 del reg. ce n. 73/2009 per gli allevatori di bovini"

"Come spesso succede - prosegue l'Agea - la realtà delle cose è molto più articolata e complessa di quanto si è tentato far credere. In particolare l'importo unitario da riconoscere per ciascun capo bovino ammissibile al beneficio della misura specifica, non può ancora essere stabilito dal coordinamento di Agea in quanto gli organismi pagatori non hanno ad oggi completato l'istruttoria sul numero dei capi ammissibili. Come scritto in una nota agli interessati dal direttore del coordinamento di Agea, Giancarlo Nanni, la Bdn, Banca dati nazionale dell'Istituto zooprofilattico sperimentale di Teramo, dipendente dal ministero della Salute, dopo apposite riunioni tecniche ha provveduto, alla fine del mese di maggio, a mettere a disposizione degli organismi pagatori la base informatica per la determinazione dei capi ammissibili ad aiuto. Solo a seguito di questo passaggio, gli organismi pagatori (sia quelli regionali sia Agea per le regioni non dotate di Op) hanno potuto procedere all'estrazione dei dati di propria competenza e fintanto che le operazioni di verifica non saranno terminate, il coordinamento di Agea non potrà definire l'importo a capo da erogare a titolo di aiuto in quanto non dispone del numero totale dei capi ammissibili". 

Sull'argomento è intervenuto anche il presidente di Agea, Dario Fruscio, il quale ha scritto una lettera all'assessore all'Agricoltura della regione Veneto, Franco Manzato, che si era unito alla protesta, e al ministro Saverio Romano. Nella missiva Fruscio ricorda i passaggi necessari, non ancora conclusi e non dipendenti dall'agenzia che impediscono ad Agea di definire l'entità dell'aiuto per ogni capo bovino e ricorda che alla fine dell'iter, che comunque dovrà ragionevolmente avvenire entro il corrente mese di giugno, l'erogazione dei contributi sarà ad opera di ciascun organismo pagatore. Di conseguenza per la regione Veneto sarà Avepa, e non Agea, a dover adempiere a tale compito "in forza dei provvedimenti normativi nazionali e comunitari".