Ferruccio Fazio, ministro della Salute, in merito al sequestro di 70mila 'mozzarelle blu' provenienti dalla Germania, informa che è già stato attivato il sistema di 'Allerta rapido' comunitario con la segnalazione alla Commissione europea e alle autorità tedesche della contaminazione delle mozzarelle.
Sono state altresì informate le Autorità sanitarie delle regioni, dove le mozzarelle provenienti dallo stabilimento tedesco potrebbero essere state destinate. Il ministro ha espresso apprezzamento per il tempestivo intervento dei carabinieri dei Nas che attesta la capacità di reazione del sistema italiano nel garantire la tutela dei consumatori.
Anche la Coldiretti nazionale unitamente a quella torinese hanno espresso apprezzamento nei confronti dell'operato dei Nas. Le organizzazioni agricole, colgono l'occasione per avanzare le proprie richieste in fatto di etichettatura degli alimenti: "Gli importanti risultati delle attività di controllo vanno accompagnati da misure strutturali come l'obbligo di estendere al latte e a tutti i prodotti derivati l'obbligo di indicare in etichetta l’origine per smascherare l'inganno del falso made in Italy rischioso per la salute".
In italia l'indicazione della reale origine per i prodotti lattiero caseari è obbligatoria solo per il latte fresco, ma non per quello a lunga conservazione, per lo yogurt, i latticini o i formaggi. Per questo la Coldiretti sostiene che va sostenuta in Parlamento l'approvazione del disegno di legge sull'etichettatura obbligatoria di origine degli alimenti presentato che al Senato è già stato ampiamente condiviso sia in commissione Agricoltura che in Aula.
E proprio dalla commissione Agricoltura della Camera arriva il commento del presidente Paolo Russo alla vicende delle mozzarelle blu. "Tra mozzarelle blu, latte alla melamina, pomodori taroccati provenienti dall'est asiatico ed oli di importazione spacciati per nazionali, l'agricoltura italiana davvero non ce la fa più! La verità è che ancora una volta l'utilizzo fraudolento, le adulterazioni dei nostri prodotti di eccellenza testimoniano che bisogna perseguire la strada della tolleranza zero contro cagliate ed importazioni di latte clandestino e che - prosegue il presidente della commissione - per tutelare la qualità ed il prestigio dei nostri prodotti, e non solo di quelli a marchio, occorre proseguire senza indugi verso il traguardo dell'etichettatura, della carta d'identità che indica, senza equivoci, il luogo di produzione e di trasformazione di ogni alimento. Quanto accaduto oggi – afferma Russo - ha il sapore del danno, ai consumatori ed alla produzione agricola del nostro Paese, e della beffa: proprio in Italia, patria del brand meridionale, arriva mozzarella prodotta, per giunta visto il colore chissà attraverso quali alchimie, addirittura in Germania".
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Fonte: AgricolturaOnWeb