Una decisione che prova a dare una risposta ad un settore che vale centinaia di milioni di euro e che in queste settimane era rimasto in ginocchio dopo il fermo imposto dal Governo. Un settore che occupa 100mila persone e che vede nella primavera il momento cruciale per la vendita di sementi, piante in vaso, fiori e prodotti utili alla realizzazione di orti e giardini fioriti.
"Il grido di allarme che si è levato in questi giorni dal settore florovivaistico non è rimasto inascoltato. Ci siamo subito messi al lavoro insieme alle associazioni e al ministero dello Sviluppo economico per salvaguardare un settore determinante per il nostro paese, fondamentale per la nostra agricoltura, che nella sola filiera produttiva conta oltre 100mila addetti. Si è temuto di dover mandare al macero tonnellate e tonnellate di merce nel periodo dell'anno per loro più importante. Non sarà così", ha scritto la ministra Teresa Bellanova sul proprio profilo Facebook.
"Semi, piante, fiori ornamentali, piante in vaso, fertilizzanti, potranno essere prodotti, trasportati, commercializzati. E potranno essere venduti non solo nella grande distribuzione, ma in tutti i negozi dedicati alla loro vendita. Con la speranza che con l'arrivo della primavera piante e fiori possano colorare i nostri balconi, regalandoci un sorriso".
Aumento del rischio di contagio?
Se il settore plaude alla decisione della ministra Teresa Bellanova, sono in molti a ritenere che questa apertura potrebbe portare ad un aumento della circolazione del virus. Ci saranno infatti migliaia di persone che usciranno di casa per fare acquisti di piante in vaso, sementi e piantine, con conseguente rischio di contagio.Rimane poi il nodo cruciale degli spostamenti. Se dunque è possibile andare al supermercato a comprare dei semi o nel garden center per acquistare delle piantine di orticole, è ancora vietato recarsi in appezzamenti privati per effettuare la semina o il trapianto. A meno che gli orti non siano nel giardino di casa o sul balcone.
L'apertura in una Faq sul sito del Governo
Ad aprire al florovivaismo era stata la risposta ad una domanda posta sulla pagina Faq (Frequently asked question) sul sito del Governo. "La vendita di semi, piante e fiori ornamentali, piante in vaso, fertilizzanti, ammendanti e di altri prodotti simili è consentita?", veniva chiesto. E la risposta alla domanda è stata netta: "Sì, è consentita, in quanto l'art. 1, comma 1, lettera f), del dpcm del 22 marzo 2020 ammette espressamente l'attività di produzione, trasporto e commercializzazione di prodotti agricoli, consentendo quindi la vendita anche al dettaglio di semi, piante e fiori ornamentali, piante in vaso, fertilizzanti etc".Dunque si deve considerare come riattivata tutta la filiera, dalle aziende florovivaistiche che producono piante in vaso a quelle sementiere, compresi i fioristi, i garden center e i corner dedicati al giardinaggio della grande distribuzione.
Sul sito del Governo è poi specificato: "Peraltro tale attività rientra fra quelle produttive e commerciali specificamente comprese nell'allegato 1 dello stesso dpcm 'coltivazioni agricole e produzione di prodotti animali', con codice Ateco 0.1., per le quali è ammessa sia la produzione sia la commercializzazione. Deve conseguentemente considerarsi ammessa l'apertura dei punti di vendita di tali prodotti, ma in ogni caso essa dovrà essere organizzata in modo da assicurare il puntuale rispetto delle norme sanitarie in vigore".