"Un accordo fondamentale": così il Mipaaf giudica l'intesa nazionale di filiera del settore sementiero firmata il 14 marzo 2013 presso il ministero stesso. L'intesa, il cui obiettivo è concertare un quadro strategico per il comparto, è stata sottoscritta da tutti gli operatori della filiera nazionale: Coldiretti, Cia - Confederazione italiana agricoltori, Confagricoltura, Copagri, Alleanza delle cooperative agroalimentari, Assosementi, Coams e Asseme.

Oltre a favorire una migliore programmazione delle attività, l'accordo mira a incentivare relazioni più trasparenti e di reciproca garanzia e soddisfazione lungo tutta la filiera.

"La sottoscrizione di questa intesa - spiega il Mipaaf - contribuisce a definire una modalità di sviluppo programmato e di integrazione, che può rappresentare un modello anche per altri settori ed ha l'obiettivo di creare le basi per sviluppare sinergie nel processo di programmazione e miglioramento qualitativo della produzione sementiera, attraverso specifici accordi per i diversi comparti, come quelli cerealicolo, orticolo, bieticolo, proteoleaginoso e foraggero".

L'accordo di filiera si propone anche di favorire la predisposizione di modelli contrattuali e disciplinari tecnici specifici per ogni tipologia di prodotto; agevolare la sottoscrizione di contratti quadro per specifiche produzioni ed eventualmente areali differenziati, che consentano al settore di mantenere e migliorare il grado di competitività, anche attraverso il coinvolgimento delle Regioni maggiormente interessate; mantenere un'equa distribuzione del valore tra i soggetti che partecipano alla filiera sementiera, attraverso l'articolazione di modelli contrattuali che valorizzino la qualità oltre che la purezza genetica delle sementi ed offrendo alle aziende agricole una soluzione produttiva economicamente valida.
"Alla base dell'accordo - nota Assosementi, che ha accolto favorevolmente la notizia della firma - il riconoscimento del ruolo determinante della filiera sementiera, grazie alla ricerca varietale ed alla rintracciabilità dell'origine delle materie prime attraverso le sementi, per il futuro del nostro 'made in Italy' e la competitività del sistema agroalimentare".

L'accordo è stato elaborato dalla segreteria tecnica del ministero con il contributo della Regione Emilia-Romagna, i cui rappresentanti - rende noto il ministero - erano presenti alla firma. L'assessore regionale all'Agricoltura, Tiberio Rabboni, si è detto soddisfatto dell'accordo, sottolineando come l'Emilia-Romagna abbia fatto "da apripista, mettendo in campo per prima un nuovo modello di relazioni per sviluppare il  comparto delle sementi di qualità".

Soddisfazione anche da Agrinsieme, il coordinamento composto dalle organizzazioni agricole di Cia, Confagricoltura e Alleanza delle cooperative: con questa intesa, ha fatto sapere, "riusciremo a definire tappe e modalità di uno sviluppo programmato in linea con le proposte di riforma della Pac e dell'Ocm unica e a tutelare nel contempo le aziende sementiere e il reddito degli agricoltori".