Il kaki (Diospyros kaki) è un albero da frutto della famiglia della ebanacee originario del continente asiatico. Sebbene sia tradizionalmente considerata una coltura minore, il suo frutto dalla consistenza morbida e ricco di fibre, vitamine A e C è stato oggetto di una vera e propria riscoperta da parte dei consumatori europei.

 

Nel Belpaese quasi il 90% della produzione nazionale proviene da Emilia Romagna e Campania, con il Rojo Brillante e il kaki Tipo Loto di Romagna a rappresentare le varietà preferite dagli agricoltori nazionali, sia per la loro produttività sia per le caratteristiche organolettiche, aspetto quest'ultimo molto apprezzato dai consumatori finali. 


Sebbene sia una coltura considerata poco esigente e tollerante agli stress ambientali quali siccità ed elevate temperature, possono verificarsi annate particolarmente difficili come avvenuto per esempio nel corso del 2023. La passata stagione è stata infatti caratterizzata da fenomeni atmosferici anomali e imprevedibili distribuiti nei mesi primaverili che hanno arrecato gravi cali produttivi attestatisi mediamente intorno al 25% rispetto all'anno precedente. Perdite che possono però essere mitigate tramite accorti piani di concimazione.


La programmazione alla base del successo

Per massimizzare i ritorni economici dei propri investimenti risulta inoltre cruciale programmare correttamente la raccolta, considerando la necessità di reperire sufficiente manodopera per completarla in tempo utile al fine di svolgere la successiva detannizzazione in post raccolta. Questa pratica è infatti fondamentale per ridurre l'astringenza del frutto, grave difetto organolettico al palato dei consumatori. Per tali motivi, un'accurata gestione delle esigenze nutrizionali della coltura appare una pratica essenziale per ottenere i miglior risultati possibili in campo.


Prima mossa: sostenere lo sviluppo vegetativo

Durante i mesi primaverili, in corrispondenza del momento di differenziazione dei germogli, la coltura consuma notevoli quantità di elementi nutritivi per rigenerare la chioma. Per sostenere tali ritmi di crescita Aifar SpA consiglia di eseguire trattamenti radicali con Aifar Start, abbinati ad applicazioni fogliari di Uniform-G fin dall'inizio della gemmazione. Tali somministrazioni stimola l'apertura uniforme e rapida delle gemme dell'intera chioma e quindi permettono di sviluppare una buona superficie fogliare


A seguire, in pre fioritura, risultano ideali le applicazioni di Edron Plus e Best Plus 13-40-13, al fine di uniformare l'apertura delle gemme a fiore e di aumentarne la fertilità. L'uso abbinato dei due prodotti stimola infatti le attività metaboliche dei tessuti dell'ovario e uniformano la loro velocità di differenziazione
 

 

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(Fonte: Aifar)

 

Da fioritura ad allegagione

Durante le successive fasi di fioritura e allegagione la richiesta di nutrienti da parte della porzione aerea sarà particolarmente elevata, in quanto la pianta ne consuma quantità notevoli per alimentare i fiori e sostenere la successiva formazione dei frutti. Per soddisfare queste esigenze nutrizionali si consiglia di aggiungere Speedo alla normale concimazione NPK.

 

Speedo è una specialità Aifar che esplica un'azione vasodilatatoria che facilita la circolazione dei nutrienti nella pianta. Questo effetto si apprezza specialmente con gli elementi meno mobili, i quali devono invece giungere rapidamente alla chioma, cioè dove sono maggiormente richiesti. Allo stesso tempo, trattamenti fogliari con Edron Plus e Bravo lavoreranno in sinergia con Speedo migliorando la formazione dei futuri frutticini e contrastando eventuali stress provocati da momentanei innalzamenti della temperatura.

 

Durante i momenti più precoci di crescita del frutto, è bene poi proseguire nella distribuzione di Bravo, il quale sostiene attivamente la crescita cellulare. Partner tecnico ideale in questa fase è Stimcal, grazie alla sua capacità di migliorare le proprietà meccaniche del frutto tramite l'apporto bilanciato di una buona fonte di calcio carbossilato

 

 

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(Fonte: Aifar)

 
Verso la maturazione

La fase di maturazione del frutto rappresenta il momento in cui aumentare il contenuto di zuccheri nella polpa del kaki. In tal senso giovano le applicazioni fogliari di Agropotassio e Boroxyl, fondamentali per influire positivamente sulla colorazione e sul grado zuccherino, migliorando nettamente la qualità percepita dal consumatore. 


Attenzione massima nel pre raccolta

Infine, l'impegno va profuso nella corretta programmazione della raccolta. Uno stacco troppo precoce è in tal senso da evitare, poiché la competizione per il prezzo è molto sensibile agli inizi della campagna di vendita. Al contrario, se si riesce a ritardare la raccolta è possibile spuntare prezzi più elevati sul mercato di posizionamento.


La soluzione ideale a tal proposito è Gibaifar, di cui è consigliabile un trattamento fogliare in fase di maturazione precoce. Si tratta un regolatore di crescita polivalente a base di acido gibberellico puro che quando applicato mantiene bassi i valori di etilene, aumentando così la consistenza dei tessuti e ritardando la maturazione. 


In questo modo sarà possibile dilazionare la raccolta quanto basta all'agricoltore per spuntare un prezzo di conferimento maggiore, ovviamente senza pregiudicare in alcun modo la qualità della produzione.

 

Per informazioni tecniche maggiormente dettagliate si prega di contattare l'ufficio tecnico di Aifar SpA. all'indirizzo posta@aifar.it 

 

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(Fonte: Aifar)