Le prime fasi di sviluppo della vite, così come per le altre colture erbacee e arboree, sono tra le più delicate. Infatti in queste fasi si formano tutte le strutture tralci, foglie, rachidi che poi dovranno supportare lo sviluppo sia qualitativo sia in dimensione degli acini.

Risulta quindi fondamentale che la vite disponga fin da subito di tutti i principali elementi nutritivi (vedi grafico, linee rosse: periodi di massima richiesta) per raggiungere un corretto equilibrio vegeto produttivo. E' facile intuire come situazioni di carenza o sub-carenza non correttamente gestite, sin dalle fasi iniziali, possano comportare effetti negativi sulle caratteristiche qualitative e quantitative delle uve e quindi dei vini che da esse possiamo ottenere. 

Le condizioni che possono portare a situazioni di sub-carenza o carenza sono:
  • caratteristiche del suolo: terreni leggeri ricchi di scheletro, contenuto in calcare attivo elevato, ph basico, scarso contenuto in sostanza organica, capacità di scambio cationi bassa, scarsa dotazione in nutrienti e/o squilibri relativi tra di essi;
  • andamento climatico: temperatura media del suolo e dell'aria bassa e periodi di pioggia prolungata;
  • sfasamento tra i periodi di massimo assorbimento e di massima richiesta caratteristici dei diversi elementi: particolarmente critici per questo aspetto sono azoto, manganese, zolfo, boro, magnesio (vedi grafico);
  • mobilità degli elementi nel suolo e nella pianta: è noto come calcio, ferro, boro, zolfo e rame siano elementi poco mobili sia all'interno della pianta sia nel sistema suolo-radice;
  • scarsa presenza di elementi di riserva nel legno della vite.  

Le carenze che possono evidenziarsi nelle prime fasi di sviluppo della vite sono:
  • carenza da azoto: caratterizzata da stentato sviluppo di tralci e foglie che si presentano con internodi più raccorciati e lamine fogliari meno espanse e di un colore verde pallido;
  • carenza di fosforo: comporta ridotto accrescimento, scarsa fioritura e fruttificazione, colorazioni anomale delle foglie (rosso-violetto);
  • carenza di ferro: caratterizzata da: clorosi molto sviluppata a carico esclusivamente delle foglie più giovani, dovuta ad una inibizione della sintesi della clorofilla; 
  • carenza da magnesio: si evidenzia sulle foglie giovani con clorosi puntiforme;
  • carenza da manganese: caratterizzata da portamento eretto di foglie e germogli; clorosi fogliare internervale con aspetto chiazzato, a macchie anche necrotiche.
  • carenza di boro: si osservano viti con internodi corti e, nei casi gravi, l'arresto della crescita dei meristemi terminali che provoca delle ramificazioni che conferiscono al germoglio un aspetto di "scopa di strega", durante la fioritura la carenza in boro altera il processo di fioritura e di fecondazione e numerosi fiori non fecondati disseccano.
     
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Grafico: Periodi di massimo assorbimento e di massima richiesta dei diversi nutrienti
(Fonte: Porro, 2009)

 
Le specialità nutrizionali della Linea Ilsatop a base di Gelamin®, gelatina fluida per uso agricolo, sono pensate per favorire un rapido assorbimento dei meso e micro elementi che contengono, che essendo complessati dalla matrice proteica presentano una maggior efficienza di assorbimento e biodisponibilità per la vite, permettendo quindi di prevenire efficacemente e tempestivamente eventuali stati di sub-carenza o carenza. Inoltre gli amminoacidi prevalentemente levogiri, i peptidi e polipeptidi presenti all'interno di Gelamin® svolgono sia una funzione nutrizionale, poiché contengono azoto organico, sia biostimolante.

Ilsa inoltre ha sviluppato i biostimolanti del programma Viridem®, contenenti estratti vegetali, in grado di agire sul metabolismo della vite favorendone uno sviluppo vegetativo equilibrato e aiutando la pianta stessa a reagire in caso di stress ambientali. 

La linea tecnica di Ilsa per le prime fasi della vite prevede:
  • da inizio germogliamento 2-3 applicazioni ogni 7-10 giorni di IlsaVegetus alla dose di 1,5-2,5 kg/ha in associazione a Ilsamin MMZ oppure Ilsamin Multi alla dose di 2-3 kg/ha per migliorare l'equilibrio vegeto-produttivo della vite e fornire azoto, magnesio, manganese, zinco, ferro, boro che la pianta necessita in questa prima fase di sviluppo. 
  • da inizio formazione dei grappolini proseguire con 2 applicazioni ogni 7-10 giorni di IlsaVegetus alla dose di 1,5-2,5 kg/ha in associazione a Ilsamin Boro alla dose di 2-2,5 kg/ha per stimolare fioritura e allegagione.

In caso di carenze evidenti di ferro si consiglia di impiegare Class Fe G-Form effettuando 2-3 applicazioni a distanza di 5-7 giorni alla dose di 1,5-2 kg/ha. Invece nel caso di carenze di fosforo si consiglia l'impiego di IlsaVivida alla dose di 2-2,5 kg/ha per 3-4 applicazioni ogni 7-10 giorni. 

Tutti i dettagli relativi alle specialità nutrizionali prodotti ad azione specifica e biostimolanti, citati nell'articolo, sono disponibili sul sito www.ilsagroup.com nella sezione prodotti. Consultando il sito potrai inoltre scoprire tutta la gamma prodotti di Ilsa e registrandoti potrai scaricare documentazione di approfondimento.