Le piante trovate infette da Xylella fastidiosa dall'inizio dell'ultimo monitoraggio raggiungono un totale provvisorio di 124 in Puglia, dove è stata certificata l'identificazione di altre 38 piante infette, di cui 16 a Polignano, 6 a Monopoli e 16 a Fasano risultate positive, con due rosmarini ed un mirto e 35 ulivi, di cui uno individuato in un nuovo focolaio in zona indenne, sulla Provinciale 121 tra Conversano e Polignano, una preoccupante deriva a Sud Ovest che impone misure immediate e drastiche.
È quanto rileva Coldiretti Puglia, rimarcando che trattandosi di zona indenne, distante circa due chilometri e mezzo dalla zona cuscinetto, è prevedibile, secondo InfoXylella, che a breve le autorità fitosanitarie procederanno alla delimitazione di una ulteriore zona cuscinetto di cinque chilometri di diametro.
Nel Piano Anti Xylella 2022 sono contemplati nuovi metodi di sorveglianza, come la task force cinofila, col supporto scientifico dei ricercatori dell'Ipsp del Cnr e con il supporto logistico ed organizzativo di Unaprol e Coldiretti che continueranno a collaborare con Enci per le attività di addestramento dei cani che effettueranno nell'anno 15 controlli equamente suddivisi tra vivai/garden di piante ornamentali e/o officinali di specie non specificate (cinque vivai in zona infetta), vivai/garden di piante appartenenti a specie specificate (cinque vivai in area indenne) e lotti di piante importate da Paesi terzi al loro arrivo al porto di Bari.
Inoltre, attraverso il progetto di ricerca Redox, Remote Early Detection of Xylella, finanziato dal Ministero dello Sviluppo Economico e coordinato dal Distretto Tecnologico Aerospaziale (Dta), saranno elaborate immagini telerilevate da aereo acquisite con sensori iperspettrali e termici, delle piante infette prima ancora della manifestazione dei sintomi - spiega Coldiretti Puglia - per la identificazione precoce di focolai di Xylella attraverso rilievi aerei e droni con sensori iperspettrali e termici.
Regione Puglia adotta il Catasto Olivicolo
La Giunta della Regione Puglia, su proposta dell'assessore all'Agricoltura Donato Pentassuglia, ha recentemente adottato il Catasto Olivicolo delle aree delimitate colpite da Xylella fastidiosa. Si tratta di una banca dati costituita da foto restituzioni degli olivi presenti nel territorio salentino, realizzate sulla base delle ortofoto delle annualità 2013, 2016 e 2019. Il sistema informativo, risultato del lavoro sinergico tra Assessorato Agricoltura, Ministero delle Politiche Agricole e Agea, restituisce la puntinatura delle piante di olivo presenti sul territorio con separata indicazione dello stato di salute di ciascuna pianta: viva, morta e sintomatica.
Il Catasto è già operativo sul portale dei servizi digitali del Sian, Sistema Informativo Agricolo Nazionale, e potrà essere utilizzato dall'Amministrazione regionale pugliese come base certificata per valutare il potenziale produttivo danneggiato dal batterio ed erogare, laddove possibile, i contributi pubblici messi a disposizione dal Piano di Rigenerazione Olivicola della Puglia.
Al portale si potrà accedere con libera consultazione secondo le modalità che verranno definite dall'Osservatorio Fitosanitario della Regione Puglia. Inoltre, i proprietari e i conduttori di terreni agricoli in area infetta potranno segnalare eventuali non conformità della foto restituzione indicando alla Struttura regionale eventuali errori nella puntinatura. Al termine della procedura di validazione il Catasto Olivicolo verrà definitivamente approvato dal Governo regionale.
Al di là degli aspetti tecnici, si tratta di un provvedimento molto atteso dagli agricoltori del Salento che potrebbero, nel caso lo ritenessero opportuno, procedere ad estirpazioni volontarie senza dover temere di perdere il diritto ad eventuali contributi pubblici laddove venissero resi disponibili.
Regione Puglia auspica che in questo modo possa essere resa più celere l'operazione di rigenerazione del territorio con effetti positivi sia sulla produzione agricola sia sul paesaggio salentino.
Confagricoltura: "Soluzione virtuosa"
"Il Catasto Olivicolo adottato dalla Regione Puglia su proposta dell'Assessorato all'Agricoltura può essere utilizzato in modo assolutamente virtuoso se impiegato per velocizzare le pratiche di estirpazione degli olivi oramai morti". È il commento del presidente di Confagricoltura Puglia Luca Lazzàro e del presidente di Confagricoltura Lecce Maurizio Cezzi alla notizia dell'adozione del Catasto Olivicolo delle aree colpite da Xylella fastidiosa.
Secondo la nota di Confagricoltura Puglia "La banca dati potrebbe dunque favorire un iter che permetta estirpazioni dei ceppi privi di vita senza dover attendere l'ultimazione delle istruttorie delle domande di reimpianto olivi zona infetta" come previsto dalla normativa vigente, l'articolo 6 del Decreto Interministeriale 2484 del 6 marzo 2020 che dispone come i contributi - 40 milioni di euro - siano concedibili a detentori, proprietari e conduttori di terreni "precedentemente olivetati". Un dato ora acquisito e certificato dal Catasto.
"Da tempo sosteniamo che permettere l'espianto di quegli olivi oramai morti non solo favorirebbe il rimpianto di varietà resistenti alla Xylella fastidiosa ma porterebbe anche dei benefici alla prevenzione degli incendi che stanno martoriando il territorio leccese in questi mesi. Da maggio ad oggi - concludono - sono andati in fiamme decine di ettari di territorio agricolo salentino. E molti di questi terreni colpiti dalle fiamme si trovano nei pressi di centri abitati".
In circa nove anni dalla prima segnalazione ufficiale di focolai (ottobre del 2013 a Gallipoli e Alezio) la Xylella nelle province di Lecce, Brindisi e Taranto ha colpito circa 150mila ettari di oliveti e causato la perdita di 33mila posti di lavoro.
Coldiretti: "Ora subito gli espianti"
Sulle stesse note Coldiretti, che chiede sia dato il via nelle aree colpite dalla Xylella fastidiosa agli espianti senza aspettare l'iter di accesso ai finanziamenti.
"È un fondamentale contributo per favorire la resilienza ambientale e il paesaggio dell'area colpita dalla Xylella - sottolinea Coldiretti - in quanto la piantumazione arborea di oltre 12mila ettari con l'articolo 6 può porre un freno alla desertificazione che il batterio sta provocando con il disseccamento di migliaia di ettari arborati considerato che sono oltre 90mila ettari di superficie olivetata intaccati in provincia di Lecce dalla Xylella".
Coldiretti Puglia aveva già indicato l'urgenza di procedere senza indugio all'emissione dei decreti di concessione relativi all'applicazione dell'articolo 6 del Decreto Interministeriale sulla Xylella con 40 milioni di euro disponibili per le imprese presenti in graduatoria in posizione utile.