Sebbene il patogeno sia presente per molti mesi l'anno, complice il clima mite in cui di solito vengono coltivati gli olivi, il periodo chiave per l'occhio di pavone parte in autunno per terminare solo a inizio primavera. Le condizioni climatiche, in tali mesi, sono infatti le più favorevoli al patogeno, il quale può contare su piogge più frequenti, causa anche di umidità e rugiade mattutine. Il tutto, con temperature sufficientemente fresche. Da non trascurare nemmeno la differente sensibilità varietale, con una Carolea particolarmente esposta alla malattia, contrariamente a un Leccino che appare meno sensibile.
Fatte salve le buone pratiche agronomiche atte a minimizzare i fattori predisponenti al Cicloconio, anche la difesa fitosanitaria deve essere condotta con scrupolo e attenzione, alternando fra loro prodotti a differente meccanismo d'azione. In tal senso Ascenza Italia ha strutturato una gamma di specifici fungicidi atti a controllare l'occhio di pavone in tutti i momenti dell'anno, inclusi quelli più delicati.
A partire dal riposo vegetativo è possibile infatti applicare formulati rameici come Tribasic Flow New, prodotto particolarmente selettivo contenente solfato di rame tribasico, seguito da Ossiram 70 Flow, a base di rame ossicloruro, applicabile questo dalle prime foglie completamente sviluppate fino alla fase di mignolatura. l prodotti rameici, infatti, svolgono una duplice funzione, ossia agire in modo preventivo proteggendo la vegetazione non ancora infetta, e compiere un'azione defogliante sulla vegetazione già colpita dalla malattia, abbattendo la carica di inoculo.
Dal momento in cui siano visibili le prime gemme a fiore, e sempre fino alla mignolatura, è possibile però applicare anche Vegas 50 WG, contenente kresoxim metile, una sostanza attiva particolarmente efficace sulle patologie dell'ulivo e garanzia di protezione duratura della coltura. Ciò grazie anche alla sua resistenza al dilavamento in caso di piogge. Dall'apertura delle gemme a fiore fino alla fioritura è inoltre consigliabile un intervento con Kresostar, miscela di kresoxim metile e difenoconazolo. La compresenza delle due sostanze attive garantisce la protezione della nuova vegetazione in condizioni favorevoli allo sviluppo del patogeno e svolge un'azione bloccante nei confronti della malattia in atto.
Vegas 50 WG e Kresostar rappresentano quindi una valida alternativa alle strategie convenzionali basate essenzialmente sui formulati rameici. Due formulati da un'ottima persistenza d'azione che garantiscono una protezione completa, efficace e prolungata e nel tempo, che si inseriscono perfettamente in una strategia antiresistenza.
I rameici torneranno poi padroni della scena solo dalla fase di allegagione in poi, potendosi applicare durante tutta la fase di invaiatura e fino a ridosso della raccolta, sospendendo i trattamenti a quindici giorni per Ossiram 70 Flow e quattordici giorni per Tribasic Flow New.
Seguendo tali programmi di difesa, la coltura risulterà sempre protetta adeguatamente dagli attacchi di Spilocea oleaginea.
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Fonte: Ascenza