Luglio caldo punteggiato da temporali e una seconda generazione di piralide che continua a volare sul mais anche nella terza settimana del mese. Secondo il bollettino diramato da Ersaf, infatti, l'andamento dei voli del parassita si starebbe mostrando molto scalare e disomogeneo nel tempo e nello spazio.

Le trappole a feromoni rilevano catture molto basse, logica situazione di una generazione ormai sulla coda dei voli, però la presenza di larve nelle spighe sarebbe significativa in diverse zone lombarde, come nelle province di Mantova, Brescia, Cremona e Bergamo. In campo si stanno peraltro osservando non solo larve di differenti età, bensì anche ovature recenti, indice che nuove larve si stanno peparando ad attaccare il mais.

La provincia attualmente più in ritardo quanto a ciclo del parassita pare essere Lodi, ove si riscontrano soprattutto adulti, ovature e larve di prime età. In tal caso, ove la presenza dovesse rivelarsi significativa si deve tenere ancora in considerazione l'ipotesi di entrare nei campi con i "trampoli" e di effettuare un trattamento tardivo con insetticidi.

Questo non appare però necessario per ora in caso di mais di seconda semina, oppure in fioritura (insetticidi sono proibiti in tale fase). Nelle prossime settimane potrebbe essere invece da valutarsi un trattamento proprio sugli appezzamenti con mais di seconda semina, i quali entreranno nelle fasi delicate in corrispondenza della terza generazione dell'insetto.

Da valutare poi gli effetti dei forti temporali giunti nella notte fra il 22 e il 23 luglio fra Lodigiano e Cremonese, giunti a parziale disturbo del parassita. Infine, quanto tali andamenti e infestazioni influiranno sui tassi di micotossine lo si potrà sapere solo alla raccolta.