Prima la notizia sul glifosate: il 13 aprile il Parlamento europeo, riunito in seduta plenaria ha approvato (374 voti in favore, 225 voti contrari e 102 astensioni), una “risoluzione non vincolante” in cui si chiede alla Commissione di rinnovare l'approvazione dell'erbicida per 7 anni (anziché 15), limitandola al solo uso professionale. La decisione “vincolante” verrà invece presa nella riunione del 18-19 maggio dallo Scopaff, costituito dai rappresentanti tecnici dei 28 Paesi Ue, e non si sa ancora su quale proposta si orienterà, anche se quanto deciso dal Parlamento europeo appare l'unica opzione in grado di trovare una maggioranza qualificata. L'appuntamento è fissato per il 18-19 maggio.
Dimetoato, ma cosa succede?
Il celeberrimo fosforganico, recentemente ri-registrato in Italia, nell'arco degli anni ha subito diverse restrizioni d'impiego per minimizzare le sue criticità (principalmente gli effetti dell'esposizione della popolazione ai residui della sostanza e i suoi metaboliti attraverso la dieta) e focalizzarne l'uso sugli impieghi tradizionali che sono il controllo della mosca dell'olivo nei Paesi mediterranei e degli afidi e altri insetti su cereali e orticole nel centro Europa.
Svezia e Finlandia in passato non hanno disdegnato i servigi del dimetoato per difendere le loro amate carote dalla Psila rosae, per cui non è affatto infrequente che venga richiamato in servizio per risolvere emergenze fitosanitarie su colture sacrificate per mantenerne gli usi più importanti. Anche in Francia la richiesta di autorizzazione del dimetoato per risolvere emergenze sanitarie su alcune orticole e fruttiferi sembrava una questione di routine, ma i risultati delle analisi di monitoraggio dei residui del fosforganico e dei suoi metaboliti sull'ortofrutta hanno preoccupato le autorità francesi che hanno richiesto “Misure di emergenza urgenti” alla Commissione Ue, avvalendosi dell'articolo 70 del regolamento sui prodotti fitosanitari 1107/2009.
La Commissione ha incaricato l'Efsa di effettuare a tempo di record una valutazione del rischio sulla base dei dati disponibili, dalla quale è emerso un probabile rischio cronico per il consumatore e che gli attuali limiti di residuo su alcune derrate sono probabilmente ancora troppo alti e non sono sufficientemente protettivi per la popolazione. Ovviamente l'autorità di Parma ha fatto presente che per conclusioni più precise è necessaria una completa revisione dei limiti massimi di residuo della sostanza, procedura in corso dal 2008.
I rappresentanti dei 28 Paesi membri dovranno discutere della proposta francese di proibire l'uso del dimetoato su fruttiferi e orticole e la commercializzazione delle ciliege provenienti da Paesi europei ed extraeuropei che dovessero manifestare residui del fosforganico superiori al limite analitico. Non è prevista votazione, ma la discussione sarà molto accesa.
Approfondimenti per studiosi, addetti ai lavori o semplicemente curiosi
- Comunicato stampa: Glifosato: i deputati chiedono che sia autorizzato solo per sette anni e per usi professionali
- Agenda della riunione a Bruxelles del 13 e 14 Aprile: proposta bando dimetoato da fruttiferi e orticole e proposta bando ciliege trattate con dimetoato
- European Food Safety Authority. "Assessment of the Risk to Human Health through the Pesticide Active Substance Dimethoate and Its Metabolites in Food". Efsa Journal 14, n. 4:4461 (12 aprile 2016): 38. doi:10.2903/j.Efsa.2016.4461.
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Fonte: Agronotizie