Nessun limite di residuo per 12 prodotti naturali o quasi
Il regolamento 2015/896 dell'11 giugno scorso ha ufficializzato l'inserimento nell'allegato IV (sostanze per le quali non è necessario fissare limiti massimi di residui) di 13 prodotti di origine naturale, microbiologica o già utilizzate negli alimenti: Trichoderma polysporum ceppo IMI 206039, Trichoderma asperellum (precedentemente T. harzianum) ceppi ICC012, T25 e TV1, Trichoderma atroviride (precedentemente T. harzianum) ceppi IMI 206040 e T11, Trichoderma harzianum ceppi T-22 e ITEM 908, Trichoderma gamsii (precedentemente T. viride) ceppo ICC080, Trichoderma asperellum ceppo T34, Trichoderma atroviride ceppo I-1237 (tutti fungicidi microbiologici), geraniolo, timolo (fungicidi di origine naturale) e saccarosio (sostanza di base). Nella lista sono stati inseriti anche solfato ferroso [solfato di ferro (II)] e acido folico, nonostante non siano sostanze attive approvate in europa come fitosanitari (la domanda dell'acido folico come fitoregolatore è stata respinta) ma additivi alimentari.
Fine carriera per cinque sostanze
L'atto finale che sancisce la completa (o quasi) scomparsa di una sostanza attiva ad attività fitosanitaria dal panorama comunitario è l'azzeramento (tecnicamente: fissazione al limite inferiore di determinazione analitica) dei suoi limiti massimi di residuo sulle derrate alimentari. E' successo per l'Olio di Dippel (carriera brevissima, mai iniziata in Italia), dodemorf, monossido di carbonio (anche questo mai autorizzato in Italia) e due oli minerali (CAS 64742-54-7 e CAS 92062-35-6), i cui limiti massimi sono stati abbassati al limite analitico con decorrenza 3 ottobre 2015.
Dalla Cina con terrore
La globalizzazione sta rendendo sempre meno efficaci le misure comunitarie di protezione dei consumatori: sono infatti sempre più numerosi i casi di sostanze attive proibite che per accordi internazionali possono continuare a entrare nella comunità sotto forma di residui nelle derrate alimentari. Oltre il danno la beffa: l'agricoltura viene sacrificata in quanto privata di mezzi efficaci ma non compatibili con i nostri standard di sicurezza senza avere la contropartita della loro completa eliminazione perché ci si deve spesso allineare a standard internazionali (Codex Alimentarius) che consentono l'importazione da paesi extra UE di derrate contaminate da sostanze spesso proibite da tempo. Tutto regolare, però: la UE può lasciare aperta la porta ai residui di queste sostanze solo se la valutazione del rischio del consumatore fornisce esito positivo, anche se un po' di coerenza in più non guasterebbe. Cosa c'entra il titolo sulla Cina? Gli scambi commerciali con paesi con diversa sensibilità sanitaria costringono spesso la comunità a interventi d'urgenza: le segnalazioni di partite di funghi prataioli cinesi contaminati da Carbofuran hanno allertato le autorità comunitarie che hanno incaricato l'EFSA di valutarne il rischio per il consumatore. I risultati, molto negativi, hanno comportato (con l'eccezione dei semi di cotone da olio, evidentemente irrilevanti per la dieta) la fissazione al limite analitico degli Mrl delle poche derrate che ne erano ancora al di sopra perché agganciate al valore internazionale CODEX (arance, mandarini e semi di girasole). Nel caso delle altre derrate i limiti erano da tempo fissati al limite analitico e il provvedimento ha ulteriormente ridotto questi valori: da 2 a 10 volte (es. il limite analitico su pomacee è passato da 0,01 a 0,001 mg/Kg, su uve da 0,01 a 0,002 mg/kg, etc.), per chiudere definitivamente la porta al celebre carbammato e agli altri principi attivi di cui è metabolita: benfuracarb e carbosulfan. Anche in questo caso i nuovi limiti si applicheranno a partire dal 3 ottobre 2015.
Programma comunitario controlli
L'efficacia delle norme in materia di residui dipende molto dall'effettuazione dei controlli sulle principali derrate: il regolamento 2015/595/CE ha fissato il programma triennale di analisi per il periodo 2016-2018. Nel 2016 la lente d'ingrandimento verrà usata su mele, cavoli cappucci, porri, lattughe, pesche, granella di segale, fragole, pomodori e vini.
Per saperne di più
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REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2015/595 della Commissione, del 15 aprile 2015 , relativo a un programma coordinato di controllo pluriennale dell'Unione per il 2016, il 2017 e il 2018, destinato a garantire il rispetto dei livelli massimi di residui di antiparassitari e a valutare l'esposizione dei consumatori ai residui di antiparassitari nei e sui prodotti alimentari di origine vegetale e animale Testo rilevante ai fini del SEE
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REGOLAMENTO (UE) 2015/401 della Commissione del 25 febbraio 2015 Che modifica gli allegati II e III del regolamento (CE) n. 396/2005 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda i livelli massimi di residui di acetamiprid, cromafenozide, ciazofamid, dicamba, difenoconazolo, fenpirazamina, fluazinam, formetanato, nicotina, penconazolo, pimetrozina, piraclostrobin, tau-fluvalinato e tebuconazolo in o su determinati prodotti
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REGOLAMENTO (UE) 2015/846 della Commissione del 28 maggio 2015 Che modifica gli allegati II e III del regolamento (CE) n. 396/2005 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda i livelli massimi di residui di acetamiprid, ametoctradin, amisulbrom, bupirimato, clofentezina, etefon, etirimol, fluopicolide, imazapic, propamocarb, piraclostrobin e tau- fluvalinato in o su determinati prodotti
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REGOLAMENTO (UE) 2015/399 della Commissione del 25 febbraio 2015 Che modifica gli allegati II, III e V del regolamento (CE) n. 396/2005 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda i livelli massimi di residui di 1,4-dimetilnaftalene, benfuracarb, carbofurano, carbosulfan, etefon, fenamidone, fenvalerate, fenexamid, furatiocarb, imazapir, malation, picoxystrobin, spirotetrammato, tepralossidim e triflossistrobina in o su determinati prodotti
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REGOLAMENTO (UE) 2015/400 della Commissione del 25 febbraio 2015 Che modifica gli allegati II, III e V del regolamento (CE) n. 396/2005 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda i livelli massimi di residui di olio di Dippel, monossido di carbonio, ciprodinil, dodemorf, iprodione, metaldeide, metazaclor, olio di paraffina (CAS 64742-54-7), oli di petrolio (CAS 92062-35-6) e propargite in o su determinati prodotti
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REGOLAMENTO (UE) 2015/603 della Commissione del 13 aprile 2015 Che modifica gli allegati II, III e V del regolamento (CE) n. 396/2005 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda i livelli massimi di residui di acido 2-naftilossiacetico, acetocloro, cloropicrin, diflufenican, flurprimidolo, flutolanil e spinosad in o su determinati prodotti.
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Fonte: Agronotizie