Con tale tecnica si aumentano le piante per metro quadro in ragione di 3-4 e ciò significa arrivare con i mais a spiga fissa a seminare fino a 12-13 piante per metro quadro. Negli Anni 50 si seminava a 4-5 piante, perché la genetica non poteva sostenere una densità maggiore. Le radici erano infatti ridotte, come pure era minore la resistenza alle malattie. Se seminati fitti i mais di allora rischiavano di non produrre nemmeno la spiga. Poi si salì fino alle attuali 7-8 piante mq, ma la genetica odierna non può più offrire incrementi produttivi significativi da un anno con l'altro rimanendo su queste densità di semina. Si devono quindi selezionare genetiche capaci di produrre molto di più grazie a semine più fitte. Però non si può nemmeno scendere a 13 centimetri lungo la fila. E così Syngenta ha individuato nelle distanze 50x18 quella ottimale per distribuire i semi nel modo migliore. In questo modo il mais non si stressa e sfrutta meglio le risorse. Sebbene la trebbiatura resti comunque fattibile con le teste a 75 centimetri, qualcuno si è dotato comunque di teste con punte a 50, dato che questo tipo di semine sta prendendo piede. I trattamenti possono peraltro essere effettuati con i normali trampoli attualmente in uso.
I terreni devono ovviamente essere fertili e dotati di buona disponibilità idrica. La semina deve essere inoltre anticipata, per sfuggire ai momenti di stress idrico. Non verranno infatti mai consigliate le semine dense per i mais di secondo raccolto.
Seminando presto la fioritura avviene poi a fine giugno con le migliori condizioni di illuminazione, come pure non vi sono ancora problemi di limitazioni idriche. La produzione può mostrare incrementi del 15% in termini di granella e del 20% circa quanto a trinciato.
La semina densa rappresenta anche una garanzia dell’investimento: se per qualche causa esterna, come per esempio il meteo avverso, la densità post-emergenza scende fino a 4 piante dai 7-8 semi iniziali, si deve infatti riseminare. Perdere 3 piante su 11, invece, vuol dire restare comunque con otto piante, cioè l’investimento di tipo normale. Si abbassano quindi i rischi di risemina.
Gli ibridi giocano ovviamente un ruolo fondamentale, perché non tutti si prestano a questo tipo di semina. Nel catalogo Syngenta vi sono attualmente tre ibridi che stanno dando ottimi risultati, ovvero SY Hydro, SY Radioso e NK Famoso. NK Famoso è stato il primo ibrido ad aprire la via dell’alta densità. La taglia è minuta e permette quindi di aumentare la densità di semina. Su NK Famoso si è arrivati a seminare a 50x17,5, mentre per gli altri due ibridi si può arrivare, data la differenza di taglia, a 50x20. SY Hydro ha infatti una taglia molto alta, nonostante ciò appare molto stabile e resta in piedi anche più di altri ibridi caratterizzati da taglia più bassa. In più offre un alto livello di fecondazione della spiga. SY Radioso è un Classe 600 da 130 giorni, come SY Hydro. La spiga ha inserzione bassa e sempre ben fecondata.
Per amplificare l'adozione delle tecniche di semina densa, Syngenta ha affrontato anche il problema della seminatrice. Non tutte le aziende hanno le macchine per seminare a 50 centimetri. Così, Syngenta ha deciso di fare effettuare prove direttamente ai clienti nelle loro aziende. È stata così acquistata una seminatrice “Monica” di Maschio Gaspardo, atta a questo tipo di pratica e la si è messa gratuitamente a disposizione delle aziende che volessero provare questa tecnica. Ovviamente, Syngenta non ha nessuna intenzione di far concorrenza ai contoterzisti e questa disponibilità a seminare gratuitamente delle parcelle dimostrative è finalizzata unicamente al coinvolgimento del più alto numero possibile di agricoltori in questo tipo di approccio colturale. Visto il successo ottenuto nel 2014, anche nel 2015 si ripeterà l’esperienza.
Grazie alle semine ad alta densità si può raccogliere fino al 15% in più di granella e fino al 20% in più di trinciato
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Fonte: Syngenta Italia