Fra i supermercati che vendono cibo ai consumatori e gli agricoltori che quel cibo hanno prodotto si frappone una tipologia di giocatori che nella filiera porta il nome di "organizzazione di produttori".
Roberto Ferreri si occupa degli aspetti commerciali dell'organizzazione di produttori "Ortogranda" e porta la propria testimonianza circa le problematiche e le opportunità del settore orticolo.
 
"Strutture come la nostra - esordisce Ferreri - saggiando anche il polso alla Grande distribuzione organizzata, sono molto interessate a giornate come questa, ove si approfondiscono temi come quelli della lotta integrata, capace di fornire un prodotto tipicamente sano. Inoltre, grazie alle nuove varietà si tende oggi a tornare alle varietà antiche ma con caratteristiche nuove"
 
Carrozzeria vecchio stile, ma motore moderno...
 
"Esattamente... Inoltre i controlli ci sono, nonostante quello che da più parti si dice. Anche da parte dei supermercati, i quali sono molto interessati alla salute del consumatore. Se il prodotto non è sano o ha residui fuori norma, la partita viene respinta e il fornitore sospeso. Chi vuole lavorare bene si deve quindi adeguare, adottando tecniche innovative e cercando di salvaguardare il più possibile la salubrità delle produzioni. È quindi importante che tutte le aziende agricole si aggiornino e che adottino opportuni miglioramenti aziendali in modo da poter vendere prodotti il più possibile sani".
 
Considerando che Syngenta, oltre alle competenze storiche in tema di agrofarmaci, ha messo in campo anche una linea di soluzioni tecniche basate su insetti utili e su servizi agronomici che permettono anche un miglioramento delle programmi di difesa, pensa che questi sforzi siano funzionali alle esigenze di organizzazioni come quella per cui Lei lavora?
 
"Sicuramente si, perché l'agricoltore stesso deve essere istruito in modo da poter utilizzare il numero più ridotto possibile di trattamenti. Syngenta è anche attenta alle varietà da coltivare e sta tirando fuori tipologie di peperoni, pomodori eccetera che ripropongono le caratteristiche delle varietà antiche, tipiche, del territorio, ma con tutte le caratteristiche delle varietà moderne. Che è esattamente quello che richiede il mercato. Noi abbiamo provato per esempio varietà come Giorgione e dobbiamo dire che ha tutte le caratteristiche dei peperoni di una volta. Prima si chiedevano bacche col peso inferiore ai 300 grammi. Però queste avevano anche la consistenza di una bacca da meno di 300 grammi. Adesso si punta a peperoni con una certa struttura, proprio come era una volta. Usando queste varietà si fanno anche più quintali per ettaro e quindi si distribuiscono meglio anche i costi di produzione. Ci sono poi meno scarti e si può avere un prodotto bello a un costo minore. Anche perché si risparmiano pure diversi trattamenti fitosanitari, che hanno pure loro un costo. Ovviamente, tutto questo è possibile solo se gli agricoltori sono seguiti, sono informati. Tutte le aziende dovrebbero avere dei tecnici che le seguono...".
 
Su quali areali opera la "Ortogranda"?
 
"Sicuramente siamo molto presenti in zona. Tanto per dire, l'azienda in cui siamo adesso è un nostro conferitore. Ortogranda stessa ha 30 ettari di serre, ove si riesce a superare la soglia dei 40 chili per metro quadrato di pomodori cuore di bue. Ci stiamo poi espandendo in tutta Italia. Molti degli agricoltori che sono venuti oggi conferiscono a noi, ma ci stiamo espandendo anche nelle zone di Latina e in Sicilia".
 
Ci sono dei punti di miglioramento su cui si dovrebbe lavorare di più? 
 
"Purtroppo manca la corretta informazione sui prodotti a livello di consumo, perché oggi un ragazzino non sa nemmeno con cosa si fa il pane e non c'è nessuno che glielo spiega".
 
Vero. Peccato però siano pochi i ragazzini di città che leggono Agronotizie, come pure molti sono i genitori che l'ortofrutta la comprano e la consumano lontano dai campi dove è stata prodotta...

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Per conoscere le varietà presentate all'evento di Bra, clicca qui

Per gli approfondimenti sul progetto Sinergie, leggi l'intervista a Marco Cantoni, responsabile orticole per l'Italia di Syngenta
 
Per gli approfondimenti sugli insetti utili della Linea Bioline, leggi l'intervista a Sergio Ruffo, portfolio manager di Syngenta Bioline per l'Italia 

Per conoscere l'opinione di Flavio Reburdo, rivenditore, clicca qui

Per conoscere l'opinione di Giancarlo Avalle, orticoltore, clicca qui
 

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