"Le risorse disponibili nell'esercizio finanziario 2013 sono pari a 10 milioni di Euro". Questo è quanto riportato nel decreto, come sottolinea Vincenzo Cusumano, dirigente dell'assessorato regionale agricoltura e foreste, responsabile del servizio supporto alle imprese. "On line abbiamo messo a disposizione delle aziende agrumicole il modello di domanda per l'accesso al contribuito ed il decreto, in attesa che questo sia presto pubblicato nel bollettino regionale".
Si tratta di un provvedimento molto atteso. L'importo massimo stabilito per ogni impresa è pari a 9.000 Euro/ettaro. Gli agrumicoltori potranno presentare domande di aiuto per la prevenzione ed eradicazione della fitopatia "Citrus Tristeza Virus". Il riferimento normativo è la Legge regionale 24 novembre 2011 n. 25 articolo 11, commi 1-2-3-4-6. Gli allegati possono essere scaricati dai seguenti link: D.D.G. n. 2129 del 17/05/2013 firmato dal dirigente generale Rosaria Barresi, Modello di domanda, Modello A-B-C.)
Le domande redatte in conformità al modello di domanda, dovranno essere presentate agli Ispettorati provinciali dell'agricoltura competenti per territori entro il termine perentorio di 90 giorni dalla di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana dell'avviso pubblico, previsto dall’art. 7 del D.A. n. 1264 del 27 aprile 2012.
Questo iter è stato possibile grazie alla comunicazione della Commissione Europea che ha stabilito il regime di esenzione dell'aiuto concesso (Reg. Ce 1857/2006, articolo 10) ed al decreto di lotta obbligatoria del 22 novembre 1996.
I numeri degli agrumi in Sicilia
"Sono settantamila gli ettari coltivati ad agrumi (escluso limoni) in Sicilia" ci aveva scritto tempo fa Corrado Vigo, agronomo siciliano che ha spesso rilanciato sul suo blog il problema del Citrus Tristeza Virus. "La Plv generata da un agrumeto per ettaro è pari a 5.000 Euro (circa 175.000 Euro considerando un periodo di produzione di 35 anni)."
"Nella piana di Catania, in molti comprensori la percentuale di piante infette raggiunge il 60%." Il dato è riportato in una lettera aperta del presidente della Cia Sicilia Fabio Moschella. L'associazione "stima che un piano pluriennale di riconversione possa interessare una superficie di 40 mila ettari."
Si avvicinano tre mesi caldi per comprendere meglio la diffusione del virus e le opportunità che i produttori vorranno cogliere in seguito all'apertura dei termini previsti dal provvedimento.
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Autore: Cristiano Spadoni