Il mal dell’esca, detta anche apoplessia, è una malattia della vite che negli ultimi anni, in molti areali viticoli, è diventata un’emergenza non trascurabile.
Si tratta di una malattia complessa, ossia costituita da due patologie che possono susseguirsi o coesistere nella pianta: una tracheomicosi causata dai funghi Phaemoniella chlamydospora e Phaeoacremonium aleophilum e una carie bianca causata da un fungo basidiomicete Fomitiporia mediterranea.

Nel rispetto della sostenibilità e dell’ambiente, Sumitomo Chemical Italia propone, per il contenimento del mal dell’esca, un prodotto biologico a base di Trichoderma asperellum e Trichoderma gamsii: il Remedier
Solitamente impiegato per la prevenzione di malattie fungine del terreno, il prodotto ha recentemente ottenuto l’autorizzazione temporanea contro il mal dell’esca dal 30 gennaio 2013 al 29 maggio 2013.
 
L’azione del Remedier è esclusivamente preventiva e, pertanto, l’applicazione dovrà essere effettuata tra la metà di marzo e gli inizi di aprile al “pianto della vite”. Durante questa fase, infatti, la linfa zuccherina che fuoriesce dai tagli di potatura favorisce l’insediamento del Trichoderma che colonizza le ferite creando una barriera in grado di contrastare l’ingresso dei funghi patogeni.

La dose di applicazione è di 1 kg/ha anche se, in vitigni che presentano una forte pressione della malattia, è consigliabile effettuare un secondo trattamento prima del germogliamento.
È bene ribadire che la modalità di azione del prodotto è esclusivamente preventiva, dunque non bisogna aspettarsi la completa guarigione delle piante ma una significativa riduzione dei sintomi, più evidenti con trattamenti ripetuti anno dopo anno.
 
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