Riparte la campagna di “vaccinazione” che annualmente l’Alsia promuove in Basilicata per la prevenzione del tumore delle drupacee (pesco, albicocco, susino, ciliegio) causato dal batterio Agrobacterium tumefaciens. L’organismo penetra nei tessuti radicali attraverso piccole ferite e si moltiplica; si formano le tipiche escrescenze di tessuto (tumori) che danneggiano irreversibilmente le radici delle piante infette, con danni tanto maggiori quanto più precoce è l’infezione. 

 

L’unico rimedio è preventivo e “biologico”: il ceppo Agrobacterium radiobacter K84 è un microrganismo antagonista capace di colonizzare stabilmente la superficie delle radici e il terreno a contatto (rizosfera), producendo una tossina attiva contro l’organismo causa del tumore. L’azione del ceppo K84 è efficace solo se il microrganismo colonizza le radici prima che queste vengano in contatto con cellule di A. tumefaciens.

 

Anche quest’anno, con la collaborazione del professor Astolfo Zoina, fitobatteriologo dell’Università di Portici, il Servizio di difesa integrata dell’Alsia ha prodotto nel laboratorio fitopatologico dell’Azienda Pantanello il ceppo K84, distribuendolo gratuitamente ai vivaisti e agli agricoltori della Basilicata che ne hanno fatto richiesta. Nel corso del 2012 anche numerosi vivai pugliesi hanno fatto richiesta del vaccino all’Alsia, che ha fornito il microrganismo ai richiedenti, consentendo così il trattamento di circa 75.000 piantine nella regione confinante, la protezione di circa 5.400 astoni di pesco e albicocco (messo a dimora in pieno campo dagli agricoltori lucani) e la “immunizzazione” di oltre 120.000 portinnesti impiantati dai vivaisti lucani nella scorsa primavera. 

 

Per la prenotazione del K84 (da richiedersi almeno 20 giorni prima del trapianto) o per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi al responsabile del Servizio di difesa integrata, Arturo Caponeroarturo.caponero@alsia.it, al responsabile del laboratorio fitopatologico dell’Azienda Pantanello, Michele Troiano, michele.troiano@alsia.it o ai responsabili delle Aziende Sperimentali dell’Alsia.