6 settembre - Monheim: Conferenza stampa annuale di Bayer Cropscience.
Significativi incrementi sono stati ottenuti nel settore dei fungicidi (+7,4%) e concia sementi (+25%). Leggera flessione del comparto Enviromental (-3,1%) mentre sta decollando il settore BioScience (sementi) con un significativo +10,4%. Proprio per rafforzare la presenza nel settore sementi, è stata acquisita la Stoneville (investimento da 310 milioni di dollari) azienda con importanti quote di mercato nel settore delle sementi di cotone in Usa. Nel settore di Mais e Soia sono stati  ottenuti interessanti risultati con l'introduzione del sistema LibertyLink che permette di affrontare i problemi legati all'insorgenza di resistenze al Glyphosate. In quest'ottica va anche l'accordo con Monsanto nella distribuzione del LibertyLink in diversi Paesi.
Per quanto riguarda il settore Difesa delle colture, le molecole con maggiore fatturato sono state: Imidacloprid (295 milioni di Euro); Glufosinate-ammonium (161 milioni di Euro); Prothioconazole (147 milioni di Euro); Tebuconazole (138 milioni di Euro); Fenoxaprop-p ethyl (138 milioni di Euro); Trifloxystrobin (113 milioni di Euro). Dal 2000 al 2006 sono state lanciate 17 nuove Sostanze attive nel mondo, mentre tre nuove sostanze stanno per essere immesse sul mercato entro il prossimo anno (Tembotrione, Pyrasulfotole e Flubendiamide).
Il futuro di Bayer Cropscience sarà in linea con quello della "nuova economia agricola" dove oltre ad una crescente domanda di prodotti agricoli per alimentazione umana, per l'alimentazione animale e per il comparto delle fibre e tessuti avrà anche significativi incrementi nella richiesta di biocarburanti (basti pensare agli Usa dove entro 20 anni il consumo di biodiesel passerà dall'attuale 3% a oltre il 25%). Bayer Cropscience sta già investendo 614 milioni di Euro l'anno in "Ricerca e sviluppo" ed il budget per questo settore strategico raggiungerà i 750 milioni di Euro all'anno entro il 2015. Tra le altre soluzioni allo studio, Bayer Cropscience sta valutando anche una nuova coltura per la produzione del biodiesel: la Jatropha curcas.
A cura di Ivano Valmori