L'organizzazione dei produttori di patata del Nord Europa ha aggiornato i dati sulle superfici coltivate nel 2012 di Belgio, Olanda, Francia, Germania e Regno Unito: viene confermato il calo degli investimenti del 5,9% rispetto allo scorso anno.
I cali più vistosi sono registrati in Germania (-9,2% rispetto al 2011), e, in misura minore, in Belgio, Olanda ed Inghilterra (-5%).
Le quotazioni della patata da trasformazione industriale registrano una costante tendenza al rialzo sui mercati europei, determinata dalla minore disponibilità di prodotto in Nord Europa e dalla forte domanda dell'industria della trasformazione inglese: al momento le quotazioni medie sono comprese mediamente tra 0,15 e 0,18 euro in Francia, Belgio, Olanda, Inghilterra e Germania.
In considerazione del quadro produttivo italiano ed europeo e delle buone prospettive commerciali della stagione, la commissione di Borsa patate di Bologna ha definito il prezzo di riferimento per il prodotto ceduto in conto deposito in base al Contratto quadro per la cessione delle patate da consumo fresco della Regione Emilia-Romagna a 0,25 euro al chilo. La quotazione si riferisce ad un prodotto di prima categoria, di calibro compreso tra 45 e 75 millimetri e reso dal produttore nei bins dell'acquirente.
Il mercato italiano ha registrato in avvio del mese di settembre un andamento regolare delle vendite nel canale della distribuzione organizzata e nei principali mercati all'ingrosso, con attività promozionali in questi canali. Le quotazioni del prodotto sono tendenzialmente stabili.
Da indagini varie realizzate sui prezzi medi di vendita al dettaglio in Italia, nella settimana 37 del mese di settembre 2012, il prezzo medio di vendita della patata al chilo è stato di 1,00 euro nel dettaglio del nord Italia, di 1,00 euro nel dettaglio del centro Italia e di 0,95 euro nel dettaglio del sud Italia. Il prezzo medio di vendita al dettaglio rilevato in Italia risulta di 1,00 euro al chilo.
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