Viene in aiuto degli operatori il nuovo coltivatore ad ancore KV Enduro che - estremamente versatile e robusto (ma con un peso contenuto) - è ideale per interrare i residui colturali ed effettuare una lavorazione più profonda senza ribaltamento del terreno o minima con profondità fino a 15 centimetri.
Kverneland Enduro all'opera
Offerti in versione standard o Pro, i modelli portati Enduro 3000-3500 (con telaio rigido), 4000-4500-5000F (pieghevoli) effettuano lavorazione, livellamento e riconsolidamento in un solo passaggio operando - anche ad elevate velocità - su larghezze tra 3 e 5 metri. Regolabile per via idraulica con distanziali o on-the-go, la profondità di lavoro va da 5 a 30 centimetri per gli Enduro (più leggeri), da 5 a 35 centimetri per gli Enduro Pro. Le potenze richieste vanno da 90 a 350 cavalli.
Ancora Triflex per lavori perfetti
Le due versioni standard e Pro sono caratterizzate da tre file di ancore Triflex 700, il cui numero varia da 10 a 18. La distanza tra le file di 750 millimetri e lo spazio tra le ancore di 270-275 (modelli pieghevoli) o 285 millimetri (modelli rigidi) garantiscono una buona miscelazione dei residui senza il rischio di intasamenti."Il vantaggio tecnico delle Triflex 700 è merito del materiale e del trattamento scelti" specifica Hulin. "Il loro interno cavo permette una flessione laterale fino a 7 centimetri, mentre la forma a doppia angolazione consente di penetrare, sollevare e frantumare il terreno come un dissodatore nella parte più alta (angolo di 33 gradi) e di mescolare al meglio residui colturali e suolo nella parte più bassa (angolo di 73 gradi)".
Ancora Triflex 700 dei Kverneland Enduro
Altri elementi distintivi delle ancore - indicate anche per suoli tenaci e pietrosi - sono il sistema Auto-reset a punto di rilascio con tensione di 700 chilogrammi e il design stretto, la forma particolare che riducono la forza necessaria per la trazione garantendo comunque un'ottima penetrazione. Inoltre, tramite un'ampia gamma di punte imbullonate o a sostituzione rapida Knock-on, è possibile modulare gli Enduro in base all'utilizzo con grande facilità, senza perdite di tempo.
Enduro, curati nel dettaglio
Gli ultimi coltivatori Kverneland - ripiegabili idraulicamente in due per ottenere larghezze di trasporto di 2.85 o 3 metri - montano un erpice a dita o una dischiera per il livellamento. Le due soluzioni - ammortizzate con molle classiche o ammortizzatori in gomma - sono completamente regolabili sia per angolazione sia per profondità operativa.Sugli Enduro Pro, un secondo parallelogramma all'altezza del dispositivo di livellamento assicura la consistenza dell'angolo di lavoro in accordo con la variazione della profondità mentre gli attrezzi sono in movimento. Ciò - unito alla possibilità di effettuare regolazioni dalla cabina del trattore, garantisce uno straordinario comfort.
Kverneland Enduro Pro 3000 con tre file di ancore
Ovviamente gli utenti possono scegliere tra diversi rulli pensati per eseguire il ricompattamento soddisfando tutte le esigenze e le condizioni in campo. Oltre ai modelli Actipack e Actipress Twin con diametro di 560 millimetri, Actiring da 540 millimetri e Actiflex da 580 millimetri, sono disponibili rulli a gabbia singola o doppia rispettivamente con diametro di 550 e 400 millimetri.
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Fonte: Kverneland Group Italia