Bandi Isi 2015
Ma facciamo un passo indietro al bando Isi 2015, pubblicato il 21 dicembre 2014 in Gazzetta Ufficiale n° 296, e attualmente in chiusura con deadline di presentazione delle domande prevista per le ore 18 del prossimo 5 maggio.
Come abbiamo avuto modo di approfondire il 27 gennaio scorso con l'aiuto di Francesca Grilli, tecnico della prevenzione e responsabile dell’ufficio sicurezza nei luoghi di lavoro della Cia di Grosseto, il bando, che pure rappresenta una importante opportunità anche per il settore agricolo, contiene alcuni aspetti fortemente limitanti per le aziende agricole.
Facciamo riferimento, ad esempio, al regime de minimis che limita il contributo totale erogabile per il solo settore agricolo a 15 mila euro (per gli altri settori economici la soglia è ben superiore) o, ancora, al sistema di click day utilizzato per l'invio telematico delle domande, svantaggioso per le aree con scarsa connessione quali quelle rurali. Per non parlare della scelta di non suddividere i fondi per settore economico ma, al contrario, di stilare una graduatoria unica che, anche in questo caso, penalizza le aziende agricole sottoposte a regime de minimis.
All'approssimarsi della scadenza del bando 2015, ci siamo chiesti cosa cambierà nel prossimo bando Isi, anche in vista dell'entrata in vigore il 30 giugno 2016 del provvedimento di revisione che riguarderà le macchine agricole e in conseguenza del quale le aziende agricole italiane dovranno mettere mano al portafogli per adeguare i mezzi aziendali.
Bandi Isi 2016
Si parla ancora in via ipotetica ma pare ci siano prospettive di cambiamento nella struttura dei possibili bandi 2016 che, a questo punto, potrebbero diventare un vero sostegno economico alle aziende agricole impegnate nell'ammodernamento del parco macchine.
I requisiti di ammissione rimarranno presumibilmente gli stessi: il trattore da sostituire deve essere di proprietà dell'azienda, che deve essere in regola con gli obblighi assicurativi e contributivi, ovvero con il Durc.
Come nel bando attualmente in essere, probabilmente rimarrà la condizione che il trattore in sostituzione potrà essere venduto o permutato se conforme alle disposizioni legislative o di recepimento delle direttive comunitarie o se conforme all’allegato 5 del decreto 81 mentre, in caso contrario, dovrà essere rottamato.
Come già accennato dovrebbe essere istituito un plafond di 45 milioni di euro destinato unicamente al settore agricolo e solo per l'acquisto di trattori nuovi. In questo caso si assiste, rispetto a quanto previsto nel bando attuale, a una limitazione della tipologia d'intervento.
"Con buona probabilità - ha spiegato Grilli - non sarà più possibile individuare il fattore di rischio e scegliere il tipo di intervento. Faccio un esempio. Attualmente, andando ad affrontare il rischio chimico, può rientrare l’acquisto di un atomizzatore".
Il primo importante cambiamento potrebbe prevedere il superamento del regime de minimis. Le risorse erogabili quindi non saranno più soggette alla soglia massima di contributo ferma a 15mila euro. Questo aprirebbe la possibilità di mettere in campo investimenti più importanti. Infatti, qualora la cifra totale investita fosse di 30mila euro, se la percentuale di contributo definita da Inail rimmarrà pari al 65 per cento, sarebbe possibile ottenere un finanziamento pari a 19mila 500 euro.
La seconda importante novità potrebbe riguardare l'istituzione di una graduatoria dedicata al settore agricolo. Ovvero, l'ammontare complessivo di 45mila euro potrebbe essere appannaggio delle sole aziende agricole che rientrerebbero in una graduatoria dedicata.
"Non è ancora chiaro se la ripartizione dei fondi sarà a livello regionale come avvenuto fino ad ora con i bandi Isi - ha spiegato l'esperta della Cia - o se verrà deciso di istituire una graduatoria unica nazionale, ma a mio avviso questa seconda ipotesi è meno probabile".
Non sembra ci sia possibilità di cambiamento, infine, per la modalità di invio delle domande che potrebbe mantenere, purtroppo, il famigerato metodo a "click day". "Le domande sono troppe perchè l'Inail le possa valutare diversamente" spiega Grilli.
In ogni caso, l'istituzione di una graduatoria dedicata al settore agricolo per il solo acquisto di trattori, dovrebbe restringere il panorama dei soggetti beneficiari e rendere meno invalidante il metodo a click day.
Bandi Fipit, fondi per la messa a norma dell'usato
Una seconda tipologia di bandi messa a disposizione dall'Inail riguarda i bandi Fipit. L'ultimo destinato ai settori agricoltura insieme a quelli dell'estrazione e lavorazione dei materiali lapidei e dell'edilizia è del 2014 e sembra ci siano buone possibilità che nel 2016 ci possa essere una ripubblicazione del bando, anche se ad oggi non c'è nulla di certo.
In caso, sempre in ottica revisione, rappresenterebbe un'importante opportunità per tutte quelle aziende che non possono affrontare l'acquisto di un nuovo trattore ma posseggono mezzi aziendali da mettere a norma.
Il bando 2014, infatti, prevedeva per il settore agricolo interventi per la messa a norma di un trattore di proprietà del soggetto richiedente.
Il contributo, pari al 65 per cento dell'investimento totale attribuito per graduatoria istituita con procedura di valutazione della domanda e non con sistema click day, era suddiviso per settore economico.
Sottoposto a regime de minimis, il bando aveva, anche in questo caso, una soglia massima di 15mila euro nonostante l'intervento finanziabile prevedesse una spesa massima di 50mila euro.
"Qui però - chiarisce Grilli - gli investimenti sono limitati e difficilmente superano i 3.500 euro. Anche nei trattori più costosi da adeguare, quali i cingolati e i mezzi più grossi, non si va oltre i 4mila euro".
"Il contributo minimo ammissibile ammontava a mille euro - aggiunge l'esperta - e quindi l’azienda doveva investire almeno 1540 euro".
Tra le tipologie di intervento ammissibili rientrava quanto contenuto nell’allegato 5 del decreto 81: la protezione degli elementi mobili, i dispositivi di sicurezza contro l’avviamento accidentale della macchina, il sedile del conducente, la struttura di protezione in caso di capovolgimento, l’accesso al posto di guida quindi, corrimano e pedana antiscivolo, la protezione delle parti calde, il posizionamento delle zavorre, le cinture di sicurezza e i dispositivi di segnalazione luminosa, retrovisore, segnalatore acustico e silenziatore.
L'assegnazione del punteggio finalizzato alla graduatoria utilizzava diversi parametri. Venivano considerati la tipologia degli interventi che l’azienda andava a fare: per la sostituzione del sedile si ottenevano quindi 8 punti, per il telaio di protezione altri 57 punti e così via. Inoltre, maggiore era l'età del trattore maggiore era il punteggio attribuito all’intervento. Erano previste cinque fasce: prima del '74, dal '74 al '90, dal '91 al 2004 e dal 2005 in poi. Era prevista anche una fascia non documentata per quanti in possesso di un trattore molto vecchio di cui non era noto l'anno di immatricolazione; in questo caso era possibile presentare la domanda ma a zero punti.
Infine, la minore spesa complessiva per l’intervento garantiva più punti: 5 punti da 0 a 3mila euro, 3 punti da 3 a 5mila euro, e 1 punto oltre i 5mila euro.
Le possibilità che il bando venga riproposto negli stessi termini è molto interessante per le aziende.
"Si è trattato di un bando ben fatto e ben riuscito nonostante non ci sia stato molto tempo per presentare le domande - spiega Grilli - Tutte le richieste arrivate in Regione Toscana per la Cia di Grosseto sono state finanziate. Inoltre, la graduatoria è rimasta attiva per due anni e, in seguito a rinunce, è stato possibile inserire aziende non rientrate fino allo scorso aprile".
Se, come ci auguriamo, entro il 2016 partiranno i due bandi Inail, le opportunità per le aziende agricole ci saranno, sia che si opti per una nuova macchina sia che si scelga di adeguare il vecchio trattore. Ora non resta che aspettare e vedere cosa succede.
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Fonte: Agronotizie - Settimanale di tecnica, economia e innovazione in agricoltura
Autore: Michela Lugli