Grazie all’accordo, le imprese appartenenti a FederUnacoma potranno avvantaggiarsi di offerte riservate, servizi di consulenza dedicati e dell’ampia gamma di prodotti di Sace pensati per assicurarsi dal rischio di mancato pagamento, accedere a finanziamenti, proteggere gli investimenti, ottenere garanzie fideiussorie per gare e commesse, e trasformare in liquidità i propri crediti, anche attraverso strumenti innovativi come Trade Finance.
“Nel 2013 le esportazioni italiane di macchinari agricoli hanno registrato tassi di crescita superiori a quelli dei concorrenti tedeschi e francesi – ha dichiarato Alessandro Castellano, amministratore delegato di Sace –. Un risultato che rende onore alle imprese del settore, a cui mettiamo a disposizione strumenti in grado di rafforzarne capacità di investimento e competitività commerciale, con l’obiettivo di intercettare la crescente domanda di macchinari e tecnologie proveniente dai paesi emergenti e “di frontiera”. Opportunità che intendiamo cogliere con un numero crescente di imprese, grazie alla partnership con FederUnacoma rinnovata oggi, e all’accordo che contiamo di annunciare a breve a sostegno della meccanizzazione del sistema agricolo italiano”.
“L’economia agricola è in espansione a livello mondiale – ha sostenuto il presidente di FederUnacoma Massimo Goldoni – ed esprime una domanda di meccanizzazione crescente, che rappresenta per le imprese italiane un’opportunità da non perdere”.
“Le macchine italiane hanno effettivamente un’ampiezza di gamma straordinaria e un’ottima reputazione sui mercati esteri, non soltanto nei Paesi “tradizionali” ma anche nelle “nuove economie” – ha aggiunto Goldoni – ma l’internazionalizzazione richiede strumenti finanziari specifici e per questo il sostegno della Sace, così ben calibrato sulle esigenze del settore, risulta fondamentale”.
Nel 2013 l’export italiano di macchinari agricoli è cresciuto del 7,9%, dirigendosi prevalentemente verso i mercati avanzati europei ed extra-europei (Stati Uniti e Giappone), mentre sta guadagnando quote di mercato sempre maggiori nei principali mercati emergenti come Cina, India, Turchia e Brasile. Nel medio periodo, le migliori prospettive di crescita per il comparto proverranno soprattutto dai Paesi asiatici e africani dove l’espansione demografica, i processi di urbanizzazione e l’aumento del fabbisogno di generi alimentari sostengono elevati livelli di domanda, generando nuove opportunità da cogliere per l’export italiano di macchinari agricoli.
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Fonte: FederUnacoma