Gelate primaverili, risicoltura e contributi per la gestione delle strutture dei lavoratori stagionali. Questi i focus dell'ultima settimana nelle principali regioni del Nord Italia.
 

Emilia-Romagna

Gelate primaverili, si contano i danni
Bilancio pesante per la produzione ortofrutticola e vitivinicola dell'Emilia-Romagna che ha subito forti danni dalle gelate di aprile. L'assessore regionale all'Agricoltura Alessio Mammi ha effettuato alcune visite in aziende agricole e zootecniche del territorio, facendo poi il punto della situazione con gli agricoltori del territorio. "L'ortofrutta ha un valore economico e sociale inestimabile, non solo a livello regionale ma anche nazionale - sottolinea Mammi - la nostra regione è cuore pulsante della produzione e trasformazione italiana. Sarebbe veramente poco lungimirante non investire e sostenere questo settore che da sempre continua a essere garanzia di tenuta occupazionale e di sostenibilità".

L'assessore ha poi ribadito di aver inoltrato al Mipaaf la richiesta di attivazione degli indennizzi per il 2021, oltre alla disponibilità dei 20 milioni di euro che erano stati previsti per le gelate già subite nel 2020 e i 70 milioni di euro impegnati nella legge di Stabilità del dicembre 2020. "Oltre allo scostamento di bilancio già effettuato dal Governo italiano, come Regione siamo pronti a fare la nostra parte continuando a garantire le risorse regionale dal Piano di sviluppo rurale".
 

Piemonte

Occupazione, contributi in arrivo per le strutture dei lavoratori stagionali agricoli
I comuni piemontesi potranno contare su una dotazione finanziaria complessiva di 125mila euro per l'anno in corso, da destinare alla sistemazione temporanea dei lavoratori agricoli stagionali non fissi che operano nelle aziende agricole. Viene infatti concesso un contributo forfettario di 1.500 euro per l'acquisto di strutture prefabbricate ad uso stagionale, oltre a un contributo di 500 euro per la locazione e il finanziamento degli adeguamenti igienico-sanitari in strutture esistenti non residenziali, che siano di proprietà pubblica o nella disponibilità effettiva degli enti locali richiedenti. Il contributo massimo che può essere assegnato ad ogni ente locale è di 25mila euro, con priorità per gli enti con minor numero di abitanti. "E' un sostegno diretto ai comuni per gestire l'ospitalità dei lavoratori stagionali non fissi in strutture conformi alle norme igienico-sanitarie, con più risorse e con regole modificate e migliorate" precisa l'assessore regionale all'Agricoltura Marco Protopapa.
 

Lombardia

Stop al riso del Myanmar, la Regione esulta
C'è soddisfazione in Lombardia a seguito della decisione Ue di varare misure restrittive sull'importazione di riso dal Myanmar. "E' solo il primo passo, ma rappresenta una decisione importante per la nostra Regione, che produce il 40% del riso italiano - sottolinea l'assessore all'Agricoltura Fabio Rolfi - i nostri risicoltori sono impegnati ogni giorno a lavorare per garantire la massima qualità e sicurezza alimentare, nel pieno rispetto delle normative e con un occhio di riguardo verso la sostenibilità ambientale. Non si può accettare la concorrenza sleale di paesi dove non vengono rispettati neppure i più basilari diritti umani".

Il sistema risicolo lombardo è costituito da circa 94mila ettari, quasi del tutto concentrati nelle province di Pavia e Milano. La produzione totale annuale è di circa 620mila tonnellate annue.