Sono 10 i milioni di euro a disposizione del settore ortofrutticolo piemontese per i programmi operativi delle organizzazioni dei produttori. Grande attesa sulle risorse e sulle azioni di contrasto invece alla cimice asiatica, che anche in Piemonte ha provocato forti danni. 


Piemonte

Ortofrutta, al  via i Programmi operativi 2020
L'assessorato all'Agricoltura della Regione Piemonte ha approvato i programmi operativi delle nove op ortofrutticole presenti in regione. I fondi complessivi messi a disposizione sono di 10 milioni di euro, al fine di generare una spesa ammessa di circa 19 milioni di euro. Le organizzazioni di mercato piemontesi rappresentano circa 3mila produttori ortofrutticoli per oltre 16mila ettari coltivati.
"I fondi stanziati potranno essere utilizzati per la pianificazione delle produzioni, per la stima e il monitoraggio dei consumi – sottolinea l'assessore regionale all'Agricoltura Marco Protopapa - oltre che per il miglioramento della qualità dei prodotti freschi e trasformati nonché del loro valore commerciale. Inoltre sarà possibile finanziare azioni finalizzate alla promozione dei prodotti, come anche l'attuazione di specifici programmi volti al rispetto dell'ambiente. Senza dimenticare l'aspetto della prevenzione e la gestione delle crisi di settore".

Cimice asiatica, 180 milioni di euro di danni per la frutticoltura regionale
"Si tratta di una vera e propria piaga che sta mettendo in ginocchio l'agricoltura italiana e in particolare la frutticoltura che in Piemonte rappresenta un'eccellenza". Questo l'allarme del presidente Alberto Cirio.
"Non lasceremo soli i nostri agricoltori in questa battaglia – rimarca Cirio – siamo di fronte a un'emergenza che sta provocando danni per 180 milioni di euro nel solo Piemonte. Chiederemo a Bruxelles di attivare specifiche risorse per i risarcimenti e la ricerca".
"Nel prossimo Psr inseriremo misure per il contrasto all'insetto – spiega l'assessore Protopapa – abbiamo già avviato campagne di sensibilizzazione rivolte alle scuole e ai comuni, in collaborazione con Anci e Agrion. Con quest'ultimo stiamo lavorando allo studio di possibili soluzioni, in sinergia con il sistema universitario, i rappresentanti del mondo agricolo e le realtà private e industriali, che proprio nella ricerca stanno investendo risorse importanti".