Il 29 e 30 novembre 2019 a Siena si parlerà del futuro dell'olio in occasione degli Stati generali dell'olio, che avranno come tema centrale cultura, identità, territorio, qualità e sviluppo sostenibile e saranno propedeutici all'espressione delle linee guida da inserire nell'Agenda 2030 delle Città dell'Olio. Per il futuro del settore è necessario un progetto integrato di valorizzazione e promozione che contempli ogni aspetto del settore, dal turismo del cibo e dell'olio al ruolo strategico del paesaggio rurale olivicolo, dall'importanza dell'identità territoriale alla visione dell'olio come cultura e stile di vita, dalla produzione al marketing all'economia fino agli aspetti più a "lunga prospettiva" di educazione scolastica e formazione.

Sei i panel tematici ed esperti per ciascuna materia per fare il punto sul settore olivicolo in occasione delle celebrazioni del 25° anniversario della costituzione dell'Associazione nazionale Città dell'olio. Alal presentazione dell'evento, a Firenze, sono intervenuti Marcello Bonechi vicepresidente vicario dell'Associazione nazionale Città dell'olio, anche Marco Remaschi, assessore all'Agricoltura della Regione Toscana, Antonio Balenzano, direttore dell'Associazione nazionale Città dell'olio e Roberto Mugnaini vicepresidente vicario di Chianti Banca.
 
"L'olio toscano – ha detto l'assessore Marco Remaschi - è riconosciuto a livello internazionale per la sua qualità. Dobbiamo però lavorare sugli aspetti legati alla produzione perché troppo spesso l'olivo è associato soltanto al paesaggio. Dobbiamo insistere sull'innovazione e sul recupero della superficie olivicola abbandonata, che attualmente rappresenta il 25% del totale. Va seguito l'esempio di quanto fatto in campo vitivinicolo dal 1986 quando, da una situazione di crisi, si è deciso di investire in modo massiccio per arrivare ai risultati attuali. Segnali importanti in questa direzione arrivano dai progetti integrati di filiera. Occorre poi lavorare a livello culturale – ha aggiunto Remaschi -, partendo dalle scuole attraverso le mense per arrivare alle famiglie, perché chi lavora nel settore possa avere una giusta remunerazione. Il settore ha costi elevati e il prezzo per un prodotto di qualità viene di conseguenza; senza un reddito adeguato, per gli addetti al settore tutto diventa più complicato. A Siena – ha concluso l'assessore - sarà un momento importante per intavolare un discorso che guarda al futuro e Agenda 2030, lo strumento strategico studiato dall'Associazione nazionale Città dell'olio con i tavoli di lavoro, punterà ad individuare linee guida per una migliore gestione del territorio, per lo sviluppo del marketing, della comunicazione e della cultura dell'olio extravergine di oliva".

"Sarà un momento di grande coesione e concretezza – dichiara il presidente dell'Associazione nazionale Città dell'olio Enrico Lupi - tra gli oltre 330 soggetti territoriali aderenti all'Associazione Città dell'Olio, ma non si tratterà tanto di un bilancio su quanto già fatto fino ad ora, quanto di una occasione per costruire un ponte di idee per traghettare l'Associazione e le realtà olivicole che vi aderiscono, nel futuro. Osservando da un punto di vista privilegiato quali chiavi di lettura dovranno essere interpretate per dare ai territori l'opportunità di essere competitivi nel contesto globale".

Cresce l'interesse per il turismo del vino e dell'olio: la tendenza a optare per queste forme di turismo esperienziale è oggi più marcata che in passato e coinvolge un pubblico sia nazionale che internazionale. Le esperienze a tema olio, rappresentano infatti un elemento ulteriore di attrattiva per i turisti che scelgono le proprie destinazioni in base alle produzioni enogastronomiche locali: in un recente studio condotto su profilo, caratteristiche e motivazioni dei turisti dell'olio da Roberta Garibaldi, docente di marketing e tourist management Università di Bergamo nonché coordinatrice del primo panel dedicato al turismo, emerge che la maggior parte degli attuali turisti enogastronomici si identificano in viaggiatori con maggiore capacità di spesa, di cultura medio alta ed appartenente ad una fascia d'età compresa tra i 40 e i 50 anni. La seconda parte del predetto studio, restituisce invece feedback che permettono di identificare le proposte più apprezzate per meglio costruire progetti di incoming in base alla domanda, ivi comprendendo anche strategie di marketing in grado di agevolare la propensione all'acquisto di prodotti nelle aziende del territorio, soprattutto quando dietro ad essi ci sono storie e aneddoti curiosi da raccontare.

Gli Stati generali dell'olio si concluderanno con la sessione plenaria di sabato 30 novembre moderata dalla giornalista Anna Scafuri del Tg1 Rai Economia, con tutti i coordinatori delle sessioni precedenti e Teresa Bellanova, ministra delle Politiche agricole, alimentari e forestali che curerà le conclusioni. Domenica 1° dicembre, infine, l'Assemblea nazionale delle Città dell'Olio, riservata ai soci.
 

Eventi in città

Oltre ai lavori del 25° dell'Associazione nazionale Città dell'Olio, nel Complesso museale di Santa Maria della Scala saranno ospitate degustazioni in anteprima degli extra vergine delle Città dell'Olio raccolta 2019, laboratori di degustazione con assaggi di olio abbinato ad altri prodotti di eccellenza dei territori, laboratori per bambini sulla conoscenza dell'olio extravergine di oliva e dei territori di produzione, e una mostra fotografica su 123 "Paesaggi rurali storici italiani", mentre in venti negozi del centro e venti ristoranti aderenti a Confcommercio e Confesercenti di Siena, saranno realizzati rispettivamente allestimenti a tema e menù speciali ispirati all'olio evo.


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