Coldiretti Puglia ha presentato il 22 ottobre al ministero per le Politiche agricole un documento in 14 punti “per dare un contributo utile alla scrittura del Decreto Xylella che rappresenti veramente una svolta, sia condiviso da agricoltori, frantoi cooperativi e privati e vivaisti e da tutti i territori”, è scritto in una nota dell’organizzazione agricola. Ecco dunque le proposte di Coldiretti Puglia per uscire dall'incubo Xylella fastidiosa, punto per punto, illustrate a Roma dal presidente di Coldiretti Lecce, Gianni Cantele e dal direttore di Coldiretti Puglia Angelo Corsetti.
 

Cabina di regia

Serve una cabina di regia che riunisca i livelli di governo nazionale e regionale per una strategia efficace contro la Xylella fastidiosa, da veicolare mediante un efficace piano di comunicazione (vedi punto specifico più sotto).
 

Norme anti ricorso al Tar

Norme speciali che consentano di superare i blocchi all'abbattimento delle piante anche nelle aree tutelate e di impedire che il ricorso alla giustizia amministrativa regionale possa diventare un impedimento alla difesa degli interessi della collettività e del bene comune.
 

Sostegni finanziari a investimenti e redditi

Finanziamento in conto capitale di nuovi impianti, di oliveti o altre colture arboree privilegiando le risorse della biodiversità autoctona e in particolare quelle reputate dalla ricerca scientifica come compatibili. Sostegno per mancato reddito da erogarsi come premio annuo a superficie, valido per i 5 anni dopo l'impianto, accompagnato dalla decontribuzione dei costi previdenziali.
 

Tutela delle imprese vivaistiche

Per le imprese vivaistiche è urgente prevedere la possibilità di liberalizzare la vendita nelle aree infette e un sostegno economico per la realizzazione delle infrastrutture necessarie a garantire la realizzazione di aree coltivabili pest free.
 

Aiuto specifico Pac accoppiato per le aziende infette

Va definito, nell'ambito della Pac, un aiuto specifico alla coltivazione olivicola, non legato alla produzione, riservato alle aziende agricole infette da Xylella, che per motivi di forza maggiore esprimano una produzione oleicola inferiore al 50% della produzione media aziendale precedente alla infezione con una durata di cinque anni.
 

Risorse aggiuntive per il monitoraggio

Servono risorse aggiuntive per il monitoraggio finalizzato all'individuazione dei focolai nei primissimi stadi dell'infezione su piante sensibili e per il controllo della presenza di potenziali vettori contaminati. La regione Puglia deve essere supportata in questo tipo di attività, la cui efficacia e sistematicità è garanzia per le aree indenni della Puglia e delle regioni limitrofe. I monitoraggi possono essere realizzati anche puntando sulle tecnologie innovative di monitoraggio remoto che si stanno sperimentando con risultati incoraggianti nell'ambito dei progetti Ponte e XF Actors.
 

Dotazione specifica del Fondo di solidarietà nazionale

Per Coldiretti Puglia occorre prevedere una dotazione specifica del Fondo di solidarietà nazionale per una calamità naturale che non ha limiti temporali e che anzi riguarda sempre più vaste aree del territorio pugliese.
 

Sovvenzionare gli innesti di cultivar resilienti su piante monumentali

Secondo i primi risultati parziali di ricerche in corso in area infetta, la pratica dell'innesto delle piante fortemente sensibili al batterio con materiale proveniente da piante resistenti mostra incoraggianti risultati. Considerando l'altissimo valore storico-culturale e paesaggistico delle piante monumentali, Coldiretti Puglia auspica una misura finanziaria ad hoc che possa sostenere imprese e piccoli olivicoltori nel rendere sostenibile questa attività e le successive operazioni conservative.
 

Contratti di distretto

Contratto di distretto, già previsto dalla finanziaria del 2018. E' auspicabile - secondo Coldiretti Puglia - che nella prossima legge di bilancio possano essere previste risorse aggiuntive, integrate anche da interventi della regione Puglia, che siano maggiormente in linea con le reali esigenze delle aree infette. I 5 milioni di euro previsti per il triennio 2018-2020, infatti, sono stati un atto di buona volontà, ma rappresentano una piccolissima porzione del fabbisogno, per cui è necessario percorrere anche la via dei finanziamenti comunitari diretti per supportare progetti di rigenerazione della olivicoltura e per i quali il Distretto agroalimentare jonico salentino potrà costituire piattaforma operativa per la progettazione e l'individuazione dei fabbisogni.
 

Sospensione mutui per 5 anni

Coldiretti chiede un intervento immediato che - ricalcando quanto già fatto per il settore zootecnico nel 2016 - possa attenuare la crisi finanziaria delle imprese attraverso un solido e chiaro accordo tra Mipaaft, Abi e associazioni che porti alla sospensione per 5 anni, in funzione della ripresa produttiva, delle scadenze dei mutui. In questo modo si consentirà di affrontare una ricostruzione della capacità produttiva anche attraverso l'utilizzo delle misure ad hoc del Piano di sviluppo rurale Puglia 2014-2020.
 

Procedure di espianto più semplici

Le attuali procedure previste per l'autorizzazione all'espianto e per le eventuali ricomposizioni fondiarie, benché già revisionate, risultano ancora eccessivamente complesse e onerose per le imprese agricole, soprattutto per quel che concerne le analisi molecolari richieste per singolo esemplare, anche in caso di conclamato disseccamento, per piante secolari e monumentali, per cui Coldiretti Puglia ha chiesto una radicale ed immediata sburocratizzazione.
 

Piano Olivicolo, incentivi specifici per cultivar resilienti

Un ulteriore aiuto alle aree infette, da inserire nel Piano olivicolo nazione: il piano dovrà riservare una importante dotazione finanziaria per la sperimentazione delle cultivar resilienti in area infetta, in modo da poter realizzare il laboratorio a cielo aperto che solo le aree demarcate possono ospitare, nel quale sperimentare la convivenza della produzione olivicola con il batterio.
 

Zonazione

La zonazione, classificazione delle aree per vocazione e caratteristiche, sarebbe un supporto decisionale molto importante per le imprese. Un progetto di rigenerazione paesaggistica è vitale per non fare perdere al territorio l'appeal turistico, con vantaggi per l'intera collettività. A tal fine è da prendere in considerazione la possibilità di rimboschimento di aree particolarmente poco indicate ad altre coltivazioni, mettendo in atto un'altra piattaforma di studio delle essenze più indicate per la silvicoltura nel meridione d'Italia, in un contesto di global warming e di continuo accesso di organismi patogeni alieni che stanno mettendo a repentaglio il patrimonio boschivo e il verde urbano.
 

Piano di comunicazione

Infine, occorre un efficace piano di comunicazione che abbia il fine di raggiungere, con modalità, termini e finalità opportunamente differenziate per i diversi target, agricoltori, amministratori locali e privati cittadini.