Per tre giorni i protagonisti dell'ortofrutta, settore fresco di record con un export che ha toccato quota 5,1 miliardi di euro (+2,5% sul 2017), si danno appuntamento nell'area fieristica romagnola che è cresciuta al pari del settore, e mette ora a disposizione oltre 55mila metri quadrati di spazi occupati (+10% sul 2017, +100% in quattro anni) e otto padiglioni, che ospiteranno oltre 1.100 espositori di cui il 25% esteri (+40% in quattro anni).
Benché a livello europeo continui a essere preceduta per dimensioni e importanza dalla tedesca Fruit Logistica e dalla spagnola Fruit Attraction, la kermesse riminese si è ritagliata un ruolo internazionale grazie alla scelta di non competere come fiera di prodotto, bensì strutturandosi come fiera di filiera. Undici sono i settori espositivi in rappresentanza di tutti gli anelli del sistema: sementi; novità vegetali e vivaismo; tecnologie di campo; mezzi tecnici; produzione, commercio e distribuzione; biologico; macchinari e tecnologie del post raccolta; materiali e imballaggi di confezionamento; quarta gamma; logistica e, infine, servizi.
Tante le novità della 35esima edizione a partire dalla grande coesione attorno alla fiera. A Macfrut si ritrovano, oltre alle molte imprese private e cooperative, le principali organizzazioni del settore ortofrutticolo, dall'Aci (Associazione delle cooperative italiane) a Fruitimprese, da Italia ortofrutta a Italmercati, da Fedagro mercati ad Assosementi, da Cso Italy ad Assomela, da Coldiretti ad Anbi (Associazione delle bonifiche italiane).
Le performance del settore
Nel 2017 l'ortofrutta ha superato per la prima volta il muro dei 5 miliardi di euro di esportazioni, che pongono il settore ortofrutticolo al secondo posto come valore nell'agroalimentare italiano (Fonte Ice Agenzia). Solo il vino ha fatto meglio, con 6 miliardi di euro, tutto il resto viene dopo con conserve e succhi vegetali a quota 3,2 miliardi di euro, anch'essi cresciuti anche se in misura minore (+1%).La quota maggiore dell'export è rappresentata dalla frutticoltura (3,7 miliardi di euro), minore ma sempre di rilievo la quota orticola (1,4 miliardi).
Interessante un dato: i primi dieci paesi destinatari dei prodotti italiani sono tutti europei, con la Germania ad assorbire quasi la metà dal prodotto (quota 42%, con un +5,8%). A seguire Francia (quota 14% del totale, +9,5%) e Austria (quota 8%). Ultimo dato, il paese dove si è registrata la migliore performance dell'export italiano è stato la Spagna con un +12,8%.
Nello scorso anno sono state prodotte in Italia circa 18.400.000 tonnellate di ortofrutta destinate al consumo fresco (comprese le patate), il +3% rispetto al 2017 (Fonte Cso). Oltre 6.000.000 di tonnellate hanno riguardato la frutta fresca, registrando un -5% sul 2016; 9.500.000 tonnellate hanno invece interessato gli ortaggi, +8% sul 2016 di cui circa 1.400.000 tonnellate di patate. Gli agrumi, con circa 2.900.000 tonnellate, sono saliti del 5% rispetto al 2016.
Macfrut senza confini
Seguendo la spinta all'export del settore, Macfrut si candida per un ruolo strategico di hub a valenza internazionale. Venti le missioni internazionali che hanno "seminato" la kermesse dell'ortofrutta in quattro continenti, con risultati positivi in termini di espositori e partecipanti. Tutto questo si aggiunge a un quadro generale che vede l'incremento di buyer internazionali invitati, arrivati alla cifra record di 1.500 (quattro anni fa erano 250), col quale gli espositori si possono interconnettere attraverso la piattaforma multimediale b2b messa a loro disposizione.Da segnalare anche la presenza dei maggiori gruppi della Gdo europea, trenta top buyer internazionali del food invitati in sinergia con Cibus, una forte partecipazione dall'Est Europa di buyer e produttori, così come la presenza dei principali importatori del Golfo Persico (Emirati, Bahrein, Qatar), India e Sud Est Asiatico (Malesia, Singapore).
Fondamentale nel percorso di internazionalizzazione il sostegno di Ice-Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane e Regione Emilia Romagna, quest'ultima con un sostegno finalizzato in particolare all'incoming di buyer cinesi. Partner di Macfrut in questo cammino il gruppo bancario UniCredit, main sponsor e business partner, e Coface, uno dei leader mondiali nell'assicurazione dei crediti.
Le novità del 2018
Diverse le novità proposte per tutti i comparti della filiera, dalla genetica delle aziende sementiere alle tecnologie del pre e post raccolta, fino alla quarta gamma; ma anche tanta meccanizzazione, con 15mila metri dedicati all'area pre-raccolta - Macfrut field solution - con tutte le principali novità di settore e un'area 'dinamica', AcquaCampus, di 500 metri quadrati dove si potranno vedere in azione gli impianti di irrigazione tecnologicamente più avanzati.Insieme all'Informatore Agrario, inoltre, è stato confermato il Macfrut innovation award, che premia le innovazioni tecniche più significative in termini di sostenibilità ambientale ed economica e miglioramento della qualità dei prodotti. Una sezione speciale del premio sarà dedicata ai prodotti di "IV Gamma".
Evento di punta a valenza mondiale il Tropical fruit congress (10-11 maggio), il primo summit europeo dedicato a mango e avocado, che vedrà la presenza dei principali produttori e importatori di queste due tipologie di frutti tropicali, a cui si affiancheranno oltre cinquanta eventi in programma tra convegni, meeting aziendali, convention organizzati direttamente dagli espositori. Tra gli appuntamenti, il convegno internazionale sulle previsioni europee di pesche e nettarine, la sfida dei mercati all'ingrosso nel nuovo scenario della distribuzione europea, il meeting dei fornitori di Rewe e di Coop Italia.
Mentre la regione partner 2018 sarà il Veneto, che con il radicchio presta a Macfrut il suo prodotto simbolo, il paese partner sarà la Colombia. Con oltre 9 milioni di tonnellate lo Stato Sudamericano è un importante produttore di un'ampia gamma di frutta tropicale, a partire da avocado e mango e, con oltre 350mila tonnellate di ortofrutta importata, rappresenta anche un importante mercato. Il settore ortofrutticolo colombiano è in forte sviluppo e il paese ha bisogno di tecnologie e packaging per elevare i propri standard produttivi e accrescere la propria competitività.
Intervista a Renzo Piraccini, presidente Macfrut