Analizzando i costi per le lavorazioni, per la preparazione del terreno la spesa è di 339,60 euro/ha, mentre non si registrano costi per la fertilizzazione. Si spendono 92,80 euro/ha per la semina e 72,80 euro/ha per i lavori colturali, mentre la voce più rilevante è la raccolta, con 341,63 euro/ha. Il costo della lavorazioni per il girasole risulta quindi essere di 846,83 euro/ha.
Per quanto riguarda i mezzi tecnici, il costo per la semente è di 75 euro/ha, mentre per i concimi la spesa è di 133 euro/ha. I diserbanti valgono 63,75 euro/ha. Il costo totale per i mezzi tecnici è quindi di 271,75 euro/ha. Il costo colturale è quindi di 1118,57 euro/ha.
In un intervallo produttivo tra i 22 e i 52 quintali per ettaro, con una produzione media stimata di 37 quintali/ha, e un prezzo di 33,5 euro/q, abbiamo una Plv in campo di 1239,50 euro, a cui vanno aggiunti i 250 euro del contributo europeo, per un Plv totale di 1489,50 euro/ha.
Sulla produzione lorda vendibile sono poi calcolati i costi indiretti. Fra questi, ci sono 13,98 euro per gli interessi sul capitale di anticipazione, le imposte e i contributi consortili a 43,38 euro, i 340 euro per l'affitto, i 37,19 euro per la direzione e amministrazione, e le varie e imprevisti 24,79 euro calcolati come 2% della Plv.
I costi calcolati sono quindi 459,34 euro, che fanno lievitare l'intero costo totale per un ettaro di girasoli a 1577,91 euro, con il quale il tornaconto è negativo per 88,41 euro. A pesare è certamente l'affitto, variabile però da prendere in considerazione in quanto l'azienda in economia può essere costituita anche da terra affittata.
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