Per lo Zuccherificio del Molise di Termoli ci sono spiragli di normalità all'orizzonte. La cassa integrazione guadagni straordinaria dovrebbe arrivare prima o in coincidenza con la nona asta degli impianti – fissata dal giudice delegato del Tribunale di Larino per il prossimo 24 novembre - e quindi il nuovo eventuale soggetto proprietario finirebbe con l’ereditare la procedura con esito positivo presso il ministero del Lavoro.

Il vicepresidente della giunta regionale del Molise, Michele Petraroia e l’assessore alle Politiche agricole, Vittorino Facciolla, hanno partecipato la scorsa settimana, nella sede del ministero del Lavoro, ad un tavolo tecnico con il sottosegretario Teresa Bellanova, il direttore generale Ugo Menziani e Angelo Zucchi in rappresentanza del ministero delle Politiche agricole, per affrontare gli aspetti occupazionali relativi allo Zuccherificio del Molise.

“Nel corso dell’incontro sono state analizzate le criticità nel quale versa il settore bieticolo-saccarifero e nello specifico sono stati individuati possibili interventi a supporto della realtà molisana con particolare attenzione alla tutela del lavoro e ad azioni di ristrutturazione aziendale – si legge in un comunicato stampa dell’assessorato all’Agricoltura del Molise.

“Al termine dell’incontro i rappresentanti del ministero del Lavoro hanno assicurato la massima disponibilità a valutare ogni soluzione per risolvere tutte le questioni attualmente ancora aperte, con l’obiettivo di salvaguardare i lavoratori del settore e l’intero comparto ed hanno garantito che la procedura per il formale riconoscimento della cassa integrazione straordinaria per i lavoratori dello Zuccherificio del Molise, si chiuderà entro il mese di novembre" – conclude la nota.

Sul piatto ci sono l’ipoteca occupazionale che pesa sui 76 dipendenti dell’impianto  di Termoli e sul futuro stesso della coltivazione delle barbabietole nel Centro Sud. Lo Zuccherificio del Molise, di proprietà della regione Molise mediante la fallita Zuccherificio del Molise Spa e gestita in affitto fino alla campagna appena conclusasi dalla Nuovo Zuccherificio del Molise Srl che è una partecipata totalitaria della Spa, è stato messo all’asta per 8 milioni e 300mila euro, con offerte al rialzo che – secondo il giudice delegato del tribunale di Larino, Rinaldo D’Alonzo - dovranno essere di almeno il 2% superiori al prezzo di base d’asta.

La polpa dello zuccherificio, che ha un bacino di approvvigionamento attestato tra Molise e Puglia, è però anche altra: le quote comunitarie per la produzione di 83 tonnellate di zucchero l’anno, che da sole valgono circa 5 milioni di euro, già affittate in conto lavorazione dalla Sudzucker per 11 milioni sulle campagne 2016 e 2017.