Qualità, identità territoriale, sicurezza alimentare e tutela dell’ambiente. Sono queste le parole d’ordine con cui la Regione Toscana si è presentata a Expo. A conferma della sua attenzione nei confronti di un comparto strategico come quello agroalimentare e della salute dei cittadini, la Toscana ha infatti recentemente sostenuto oltre 30 progetti di ricerca d’eccellenza in diversi settori tra cui quello dell’Agrifood, realizzati grazie alle risorse messe in campo con tre bandi pubblici del valore di 3 milioni e 700 mila euro.
 
Si stanno, ad esempio, tracciando le molecole del tartufo bianco (ma anche le molecole del Brunello di Montalcino e di specie ittiche); si stanno studiando le proprietà salutistico/nutrizionali del mirtillo toscano coltivato e selvatico; si sta facendo ricerca sulle abitudini alimentari dei giovani nelle mense universitarie e studiando le potenzialità degli orti urbani; si sta lavorando su alimenti innovativi a base di cacao e su prodotti avanzati multifunzionali per curare ulcere e ferite.
 
Cinque le aree tematiche per i progetti legati al bando Agrifood: valorizzazione delle proprietà salutistico-nutrizionali degli alimenti; sviluppo delle nuove tecnologie e di strumenti sulla sicurezza della catena alimentare; valorizzazione degli aspetti che caratterizzano sia la qualità del prodotto che il rapporto fra prodotto, paesaggio, cultura e storia; individuazione dei prodotti innovativi; analisi della tracciabilità dei prodotti.
 
I risultati che si otterranno attraverso tali progetti potranno essere utilmente impiegati nell’ambito delle misure per l’innovazione previste nel nuovo Programma di sviluppo rurale 2014-2020 toscano, in particolare nei progetti integrati di filiera sia livello regionale che a livello territoriale; si potranno, inoltre, cogliere le opportunità offerte dal programma di ricerca europeo Horizon 2020.

Il prossimo 20 ottobre si svolgerà un evento in cui si approfondiranno i risultati sinora conseguiti dai progetti finanziati con il bando “Agrifood”. L’iniziativa si terrà all’Auditorium di Sant’Apollonia nel centro di Firenze. Punto di forza di tale iniziativa sarà la possibilità di favorire una sessione di match-making per mettere direttamente in contatto le istituzioni scientifiche e le imprese, elemento imprescindibile per l’applicazione pratica delle innovazioni frutto della ricerca.
I temi che hanno caratterizzato il bando sono stati determinati dalla Piattaforma regionale sull’agroalimentare. La Piattaforma si è costituita formalmente attraverso un protocollo di intesa sottoscritto tra Regione Toscana e istituzioni scientifiche toscane, compresa l’Accademia dei Georgofili, le organizzazioni professionali dell’agricoltura, della pesca e dell’artigianato, le centrali cooperative, Confindustria Toscana, e l’Azienda agricola di Montepaldi, quest’ultima sede operativa della Piattaforma.

Nell’ottobre 2013 si è, inoltre, costituito il Tuscan food quality center, un’associazione volta a promuovere e divulgare la cultura dell'alimentazione nel suo complesso (qualità, origine, benefici per la salute) attraverso il coinvolgimento di tutti gli operatori della filiera alimentare. Al Tuscan food quality center aderiscono attualmente oltre 50 soci appartenenti alle diverse categorie coinvolte direttamente o indirettamente nella filiera agroalimentare: produzione primaria, trasformazione, distribuzione e certificazione, formazione e ricerca, cultura, promozione e comunicazione.

La Regione Toscana intende proseguire nel sostegno a questo comparto così importante per l’economia, con l’intento di sviluppare e rinnovare la produzione agroalimentare toscana e, al tempo stesso, contribuire alla lotta contro diverse malattie correlate ad una educazione alimentare non corretta.

In questo contesto, Expo 2015 ha rappresentato indubbiamente un’occasione unica per promuovere con forza i prodotti agroalimentari regionali, anche nell'ottica innovativa di una loro valorizzazione salutistica.
 
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