Ha voluto porre l'accento sulle disuguaglianze nell'accesso al cibo il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, oggi in visita ad Expo2015. L'inquilino del Quirinale ha prima di tutto chiesto un impegno alla politica e all'industria: fare in modo che i giovani di oggi siano la "generazione fame zero".

L'obiettivo di cancellare definitivamente la fame e la denutrizione dal mondo”, ha detto Mattarella davanti ad una platea gremita di personalità pubbliche e giovani volontari, “ci impone un salto nei rapporti politici, nell'organizzazione sociale, nella produzione industriale e agricola. La nostra ambizione è che l'Expo aiuti la rincorsa per questo salto".

Il presidente ha richiamato tutti alle proprie responsabilità. Prima di tutto i consumatori, che dovrebbero “premiare beni prodotti in maniera rispettosa dei diritti dei lavoratori e dell'ambiente”. Oltre che la politica: "Senza una grande motivazione ideale non riusciremo a combattere la povertà, non porremo argini al cambiamento climatico, non rispetteremo le biodiversità che arricchiscono e mettono energie vitali nel pianeta”.

Dal palco di Expo Sergio Mattarella ha voluto anche lanciare una proposta: distribuire a chi non ha da mangiare i prodotti vicini alla scadenza dei supermercati, come si fa in Francia. “Non è tollerabile che ogni anno tonnellate di cibo vengano disperse”, ha detto il presidente.
È possibile fare in modo che prodotti invenduti, in prossimità della scadenza, vengano distribuiti tra chi non ne ha a sufficienza?"

Mattarella ha dedicato una parte consistente del suo discorso al dramma dei migranti. Per l'inquilino del Quirinale cibo e migrazioni sono strettamente collegate; le persone fuggono dalla fame e vengono in Europa per cercare la salvezza ed è “nostro dovere accoglierle”.

Dobbiamo puntare sullo sviluppo equilibrato degli altri Paesi, sulla riduzione delle disuguaglianze stridenti che oggi rendono instabile il mondo”, ha ricordato Mattarella. “Alla stabilità senza dubbio contribuisce la lotta alla povertà, che genera carestie, che alimenta gli odi e le guerre, che desertifica le società e i territori. Cibo e acqua non possono essere considerate risorse strategiche destinate ad alimentare contenziosi bilaterali e nei fori internazionali. Al contrario, come i terreni che li producono, sono testimonianza dell'indivisibilità del destino dell'umanità".

Visitando il Padiglione dell'Italia Mattarella ha anche sottolinea l'importanza della Carta di Milano, vera eredità immateriale di Expo. “La Carta di Milano dichiara in modo solenne il diritto al cibo e all'acqua, come diritti fondamentali, rivelatori di un più generale diritto alla vita. Spero che la firmino in molti".

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