Nell’ultima riunione, tenutasi lo scorso sette maggio, i rappresentanti delle Organizzazioni di categoria avevano ribadito massima disponibilità al confronto e proposto alcune modifiche da apportare al programma. Al termine dell’incontro, il presidente Oliverio, aveva ribadito come il Psr sia uno strumento strategico importantissimo per il settore agroalimentare. "Sarà necessario - aveva sottolineato Oliverio- compiere scelte intelligenti e mirate per valorizzare l'unico settore che ha retto alla crisi, ma che continua ad avere bisogno di un supporto costante e mirato. Al centro dei nostri interessi ci saranno i territori nei quali l'agricoltura è l'attività principale. Terremo conto dei vari comparti agricoli, delle diverse necessità delle aree calabresi e degli oggettivi svantaggi di alcuni territori rispetto ad altri, per i quali fronteggeremo i fenomeni dello spopolamento e del rischio idrogeologico. Punteremo a rendere realmente competitiva la nostra agricoltura incentivando il ricambio generazionale, l'innovazione delle nostre aziende e ricorrendo a sistemi di controllo e certificazione della qualità dei prodotti che siano sempre più efficienti. Sosterremo in maniera adeguata comparti di vitale importanza per la nostra regione come, ad esempio, l'olivicoltura e la forestazione, fino ad oggi poco valorizzati".
"Nello stesso tempo – aveva poi concluso Oliverio - esigeremo con determinazione che le preziose risorse a nostra disposizione non vengano utilizzate per innaffiare il deserto: mireremo al contenimento della spesa, all'efficienza dei servizi e alla semplificazione delle procedure amministrative, per le quali abbiamo appena costituito un nucleo tecnico-giuridico che dovrà ridurre al massimo i passaggi burocratici e fissare tempi certi per le procedure".