Ci crede, per esempio, l’Irpinia, il territorio campano compreso nella provincia di Avellino: per tre mesi sarà presente all'Expo con una sua installazione, per promuovere il brand “Irpinia, il Sud a colori”. Un marchio che ha l'ambizione di caratterizzare e rendere immediatamente riconoscibile nel mondo un territorio specifico all'interno della regione Campania, noto per i vini e per una produzione cerealicola di alta qualità.
L'installazione Irpinia ospiterà, in tre mesi, ben 160 eventi tra concerti, incontri, seminari, convegni e performance sotto la salda mano del direttore artistico Luca Cipriani. Regista dell’iniziativa la Camera di commercio di Avellino e diversi soggetti partner, tra i quali figurano ben 10 università e 29 comuni.
"Saremo presenti nel cuore dell'Expo di Milano, dal 1 maggio al 31 luglio. Saranno 92 giorni ricchi di proposte, giorni intensi in cui l'Irpinia si metterà in mostra e proporrà le sue eccellenze, a partire dalle produzioni agroalimentari - ha sottolineato in un incontro con la stampa il presidente della Camera di commercio di Avellino, Costantino Capone. “Per noi l'Expo deve essere, e sarà, l'occasione per riflettere sul ruolo, la missione, lo scenario, la prospettiva in cui inquadrare il presente ed il futuro dell'Irpinia. Expo 2015 - ha aggiunto Capone - sarà la più prestigiosa vetrina mondiale che potevamo offrire al nostro territorio. Ci saremo con l'Irpinia che funziona, la rete dei saperi e dei sapori, le energie dei giovani e l'esperienza di storie antiche, il passato ed il futuro, la cultura, la scienza, la ricerca, l'arte, la tradizione. Un altro Sud. Il Sud a colori".
Acqua, agroalimentare di eccellenza e Matera capitale della cultura 2019 sono invece i punti cardine della presenza lucana all’Expo di Milano. Le scelte effettuate dalla Regione, i temi e le iniziative sono stati illustrati alla stampa dal presidente Marcello Pittella. Dall’8 al 23 maggio la Basilicata avrà a disposizione un padiglione di circa 205 metri quadri all’interno di Palazzo Italia. I tratti distintivi della regione saranno visibili in due spazi: sapere e fare. Quello del sapere, caratterizzato dalla biblioteca che conterrà oggetti, libri e video rappresentanti la risorsa acqua, ma anche gli oggetti (ogni Comune ne ha donato uno) che sintetizzano una peculiarità del patrimonio culturale lucano.
Poi, gli spazi del fare, dedicati soprattutto alla cultura e alle imprese culturali. In riferimento all’acqua, il portale del padiglione si aprirà con il claim “Our water, your life” - “La nostra acqua, la vostra vita”. “L’idea – ha spiegato Pittella - è quella di trasmettere la qualità delle nostre risorse naturali che danno altrettanta qualità alla vita e al nostro modo di vivere".
Sul tema acqua la Basilicata punta molto, mediante iniziative che dall’Expo portano dritto a Matera, sede di un convegno internazionale sul tema che si terrà dal 18 al 22 ottobre “L'obiettivo – ha evidenziato Pittella - non sarà solo quello di raccogliere importanti comunicazioni scientifiche ma anche il contatto ed il raccordo con personalità dei Paesi che si affacciano sul Mediterraneo”.
E ancora, turismo e cibo, con l’asso nella manica della Basilicata: i prodotti agroalimentari. Dall’olio, alle produzioni della vacca podolica, dal vino ai peperoni secchi, prodotti simbolo che saranno protagonisti di specifici eventi. Si inizia a luglio con l’Assemblea nazionale della Città dell’Olio ed il Premio regionale Olivarum, per proseguire a settembre con “In transumanza sulle vie dell’acqua” e a ottobre con “Alla scoperta dell’Oro rosso di Basilicata”, un evento nel Vulture dedicato al vino in abbinamento al peperone di Senise Igt.
Una serie di eventi sul territorio daranno spazio al protagonismo delle donne imprenditrici che provenienti da diverse aree geografiche si incontreranno in Basilicata per uno scambio di buone pratiche ed una vera e propria “contaminazione” culturale.