I vertici di regione Molise hanno assicurato che ancora per quest’anno la campagna bieticolo saccarifera si terrà, grazie all’intervento del gruppo Aria Food dell’imprenditore friulano Diego Volpe Pasini, il quale, con il beneplacito del giudice delegato, ha preso in affitto l’azienda e disporrebbe di contratti di coltivazione di barbabietole da zucchero per circa 400 ettari. Pochi per una campagna, a detta di molti, ma Volpe Pasini sarebbe in grado di convogliare sullo zuccherificio di Termoli tutta la melassa necessaria per tenere in funzione gli impianti. Inoltre, Regione Molise avrebbe già confermato le quote di produzione al Mipaaf.
Ma nei giorni scorsi è trapelata la notizia, non smentita, della visita effettuata agli impianti teramani di una delegazione di dirigenti della Novamont, accompagnati in azienda proprio dall’assessore all’agricoltura Facciolla. L’azienda leader mondiale delle bioplastiche sarebbe molto interessata all’acquisto dello Zuccherificio del Molise mediante asta, in vista di una riconversione produttiva degli impianti. Questo evento, riportato dalla stampa locale, unito al protrarsi della situazione d’incertezza, aveva quindi scatenato la protesta dei sindacati dei lavoratori.
Ecco cosa potrebbe succedere nelle prossime settimane: “Entro il primo aprile Volpe Pasini potrebbe consegnare una proposta economica e decidere di avvalersi del diritto di prelazione previsto dall’articolo 104 bis della legge fallimentare – spiega Raffaele Primiani, segretario generale della Uila Uil del Molise, che aggiunge – In tal caso verrebbe meno la situazione d’incertezza sulla proprietà dell’azienda, che entrerebbe definitivamente nell’orbita del gruppo Aria Food, ma sarebbe ancora tutto da definire il futuro dello zuccherificio, che in quanto tale, fino alla gestione delle Regione Molise, si è rivelato in perdita. Inoltre il piano industriale di Aria Food prevede la riassunzione di soli 55 dipendenti”.
Altra possibilità: Volpe Pasini non esercita il diritto di prelazione. ”In tal caso gli scenari sono almeno due – dice ancora Primiani – perché ancora non sappiamo se e quanti concorrenti ci saranno per l’asta del primo aprile”.
“In linea di massima - conclude il sindacalista - in caso di asta deserta avremmo ancora una situazione d’incertezza, con il gruppo Aria Food ancora in grado di esercitare il diritto di prelazione prima dell’asta successiva, mentre in caso di vittoria della gara da parte di un soggetto diverso, il gruppo Aria Food manterrebbe comunque la gestione dello zuccherificio per un anno”.