Nello stesso periodo a livello nazionale sono stati venduti 107 milioni di litri di olio extravergine (+4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente), per un corrispondente valore di 437 milioni di euro (-1,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente). L’extravergine si è posizionato su un prezzo medio pari a 4,08 euro/litro. L’olio extra vergine di oliva molto spesso è utilizzato come prodotto civetta nelle politiche messe in atto dalla grande distribuzione; in Lombardia nel periodo gennaio-settembre 2014, il 72% dei volumi è stato venduto in promozione.
I dati emergono dall’incontro “La tutela del prodotto è la tutela del territorio, l’olivicoltura lombarda verso Expo 2015”. L’evento è stato promosso da Aipol Brescia, organizzazione di operatori olivicoli aderenti a Unaprol, a Sale Marasino, sul lago di Iseo, per inaugurare, presso l’oliveto “El Mulì” dell’azienda agricola Leonardo, la nuova campagna olivicola e olearia 2014/2015.
Nell’attesa che vengano diramate, a fine mese, le stime produttive di Ismea, Unaprol, Cno e Aifo al Mpaaf, l'olivicoltura lombarda si confronta con gli effetti di un altalenante andamento climatico estivo e di principio autunno. “È innegabile che si tratti di una stagione difficile”. Afferma Silvano Zanelli presidente di Aipol e dirigente di Unaprol che aggiunge: “ancor più difficile, al momento, quantificare la produzione della campagna 2014, perché, in diversi areali, la grandine ha causato forti perdite quantitative e la produzione subirà un calo rispetto al 2013”.
C’è, però, un dato positivo e riguarda le aziende che hanno saputo gestire l’emergenza. “Le condizioni per ottenere oli di elevata qualità - ha riferito Zanelli - ci sono anche quest’anno e il lavoro di Aipol sarà proprio quello di orientare le scelte d’acquisto dei consumatori verso oli certificati e monovarietali, prodotti da aziende agricole assistite dall’associazione”. Nel 2013 la produzione olivicola della Lombardia è stata di 771 tonnellate (Istat).
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