E' l'olio extra vergine di oliva italiano, con oltre il 58% di quota di mercato, la vera bandiera del made in Italy a Taiwan. Ai consumatori della grande isola cinese piace il prodotto simbolo della dieta mediterranea, ma gli stessi, dopo lo scandalo dell'olio di oliva adulterato da confezionatori locali, e scoperto dalle autorità doganali di Taiwan a danno del vero made in Italy, cercano più garanzie. Da qui il seminario organizzato da Agenzia Ice - ufficio di Taipei e l'Unaprol - Consorzio olivicolo italiano per agevolare la conoscenza del consumo consapevole del prodotto di alta qualità italiana. "La struttura produttiva taiwanese - afferma Chiara Petrò direttore dell’ufficio dell’Agenzia Ice di Taipei - è caratterizzata da un settore agricolo attestato al 1,72%, il settore industriale manifatturiero al 29,57% e il rimanente più consistente ai servizi il 68,71%; nonostante tutto - ha poi aggiunto - l’interscambio agroalimentare con l’Italia, per i principali settori, evidenzia che il nostro Paese detiene per l’olio d’oliva una quota di mercato pari al 58% e l’import dall’Italia ha visto una progressione del 45% nel confronto 2013 sul 2012".

I principali concorrenti sul mercato taiwanese secondo i dati forniti dall'osservatorio economico di Unaprol sono Spagna con una quota, per il 2013, pari al 32% e Grecia con una quota del 6%, sempre nello stesso periodo. L’Italia, per tutti gli altri prodotti, occupa la prima posizione nella classifica dei Paesi europei dai quali Taiwan importa, evidenziando un trend in crescita. La quota di mercato detenuta dall’Italia nel 2013 si è attestata al 51% con un +4% delle quantità importate da Taiwan dal Belpaese, nel confronto 2013/2012. L’analisi dei dati in valore mostra un’analoga tendenza con un incremento del 32% nel 2013 rispetto all’anno precedente. Nel 2013 Taiwan ha importato 906 tonnellate di oli vergini dall’Italia per un valore di 3.900.000 euro.

"Il nostro obiettivo - ha riferito Massimo Gargano presidente di Unaprol - è incrementare la quota di mercato del prodotto made in Italy di alta qualità sul mercato di Taiwan per rispondere alla domanda di qualità del mercato locale". Gargano ha poi annunciato che l'attività di promozione di Unaprol, impegnata con il Mipaaf e l'Unione europea attualmente in Belgio, Danimarca e Olanda, Stati Uniti, Canada e Italia, proseguirà a breve in Inghilterra e Germania in Europa; ad Ovest con un nuovo progetto Usa e Canada mentre ad Est si pensa ad un nuovo impegno di promozione che riguardi alcuni Paesi nuovi consumatori come l'isola di Taiwan, Cina, Giappone e Corea.

Al seminario Agenzia-Ice Unaprol di Taipei hanno partecipato oltre 90 tra giornalisti, buyer, ristoratori e opinion maker locali. I lavori sono stati aperti dal saluto di Mario Palma della rappresentanza italiana degli Esteri a Taipei. La tappa di Taiwan, inserita in un programma di promozione programmato con l'area Agroindustria di Agenzia Ice di Roma, incrocia l'esigenza delle imprese del made in Italy di promuovere il vero prodotto italiano di qualità sui mercati esteri. Prosegue l'azione di penetrazione commerciale di Unaprol nei mercati dell'Est asiatico iniziata con Ice e Veronafiere nel 2000. Promozione che ha fatto da apripista anche agli accordi che l'Italia in questi giorni sta siglando con il premier Renzi nell'Sud Est Asiatico.