Le norme sulla tracciabilità e l'intenso lavoro delle forze dell'ordine hanno portato un grande contributo verso la legalità del comparto olivicolo non solo nazionale. Ma questo non basta. "Come Cno - ha affermato Sicolo -, riteniamo sia indispensabile e lo chiediamo a gran voce a tutti gli attori della filiera, una rivoluzione culturale. Pretendiamo vi sia più trasparenza nella catena del valore dell'olio extravergine di oliva italiano. Per raggiungere tale finalità, siamo disposti al confronto con i confezionatori e con la distribuzione". La campagna di monitoraggio realizzata dal Cno ha evidenziato come, a fronte di una campagna olivicola 2013/14 dove tutte le previsioni sono state disattese, a causa di rese in olio inferiori del 3-4% rispetto alle medie storiche, ci siano proposte di olio extravergine italiano confezionato in bottiglia da 1 litro a prezzi che non coprono neppure il valore della sola materia prima.
"Una cosa è certa - ha concluso Sicolo -, noi conosciamo il valore di un olio extravergine italiano di qualità. Dobbiamo solo augurarci che altrettanto lo sappiano riconoscere i confezionatori e la distribuzione. Chiederò al ministero delle Politiche agricole di avviare una campagna di ripristino della legalità e della correttezza di comportamento dentro il sistema produttivo dell'olio di oliva e di utilizzare una comunicazione chiara ed efficace per sensibilizzare ed allertare i consumatori".
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