Presentata al Mipaaf la nuova edizione dell’Atlante Qualivita Food&Wine, per la prima volta disponibile anche in inglese e in formato e-book. L’edizione digitale sarà disponibile dal 1 luglio 2013 sulle piattaforme Amazon e Apple Store. L'Atlante raccoglie le schede descrittive dei 775 prodotti italiani iscritti nei registri europei delle Denominazioni di origine protetta (Dop), Indicazioni geografiche protette (Igp) o Specialità tradizionali garantite (Stg), e presenta una sezione interamente dedicata al biologico. Obbiettivo dichiarato del volume è rendere accessibili a tutti gli interessati il mondo delle Ig italiane, con approfondimenti su metodologie di produzione e fruibilità dei prodotti che rappresentano l’eccellenza del made in Italy agroalimentare.

Italia in testa nella classifica Ig
Anche quest’anno l’Italia mantiene saldamente il primato dei prodotti certificati, grazie alle sue 814 Ig registrate, di cui 254 per i prodotti agroalimentari, 521 per i prodotti vitivinicoli e 39 per le bevande spiritose, per un giro di affari superiore ai 12 miliardi di euro.
In crescita il biologico, nostro il primato nazionale di primo esportatore del settore, con circa 48 mila operatori e un fatturato di circa 3 miliardi.
La presentazione è stata anche l’occasione per il ministro dell'Agricoltura, Nunzia De Girolamo, di premiare con le targhe ‘Anteprima Dop’ le associazioni che hanno promosso la registrazione degli otto nuovi prodotti italiani certificati negli ultimi sette mesi: Ciliegia di Vignola Igp, Sale Marino di Trapani Igp, Salame Felino Igp, Mela Rossa Cuneo Igp, Ficodindia di San Cono Dop, Panforte di Siena Igp, Salmerino del Trentino Igp, Agnello del Centro Italia Igp.

Ma non tutto quel che luccica è necessariamente oro, così se da un lato la certificazione rappresenta un valore aggiunto per i nostri prodotti sui mercati la loro proliferazione incontrollata, unita a quella dei sistemi di certificazione, sta creando delle serie difficoltà nella gestione europea dei marchi, con la conseguenza che alcuni di questi non vengono sufficentemente tutelati in sede comunitaria contro imitazioni e sofisticazioni.
Il problema è stato sollevato da Riccardo Ricci Curbastro, presidente Federdoc, che ha spiegato come in sede europea il numero ingestibile di Ig porti regolarmente a dover prendere decisioni in sede di accordi bilaterali e in base a una ‘short list’ di prodotti. “Stiamo trascurando un nostro patrimonio che dovremmo invece gestire in maniera più razionale” ha dichiarato Curbastro, che ha suggerito come soluzione quella di trovare un modo per omogeneizzare le metodologie e accorpare le certificazioni a livello territoriale.


Paolo De Castro, il presidente della Commissione Agricoltura del Parlamento europeo
(Foto © Alessandro Vespa - Agronotizie)
 
Intanto in Europa…
La soluzione proposta da Curbastro è stata condivisa anche da Paolo De Castro, presidente della Commissione Agricoltura del parlamento Ue, che ha ricordato nel suo intervento come si siano già fatti primi significativi passi avanti per tutelare i prodotti di qualità con l’introduzione della protezione “ex officio” dalle contraffazioni.
“In tema di Pac – ha proseguito De Castro rivolgendosi ai presenti – stiamo cercando di rendere più forti i consorzi e le organizzazioni di tutela, ma per crescere all’estero, cosa impegnativa anche da un punto di vista logistico, è necessario che voi vi organizziate e razionalizzate i vostri sforzi. Noi faremo di tutto per aiutarvi”.
Per quanto riguarda la Ocm unica De Castro si è detto pressoché certo di “portarla a casa”, anche grazie a una fase politica che vive una congiuntura di particolare forza e coesione del parlamento rispetto alla commissione.
Il presidente ha concluso sottolineando la necessità di una maggiore partecipazione alla vita politica comunitaria da parte delle istituzioni nazionali che, a suo dire, sono state rese più forte dal trattato di Lisbona e che potrebbero in qualche modo indirizzare preventivamente il lavoro in Europa.
 
Nunzia De Girolamo, ministro delle Politiche agricole
(Foto © Alessandro Vespa - Agronotizie)

Centralità dell’agricoltura per la De Girolamo
“I prodotti che sono in questo Atlante sono la dimostrazione di come l’Italia sappia distinguersi per le sue eccellenze. E la qualità dell’agroalimentare è un’eccellenza che va tutelata e promossa. Qualità significa anche valori, trasparenza, tracciabilità, sicurezza alimentare e legalità – ha De Girolamo -. Questo settore aiuterà l’Italia a ripartire. Siamo di fronte a due grandi sfide: rilanciare il mercato interno e rilanciare le nostre esportazioni. La nostra presenza nei mercati internazionali è già importante e solo grazie a questo il nostro settore è riuscito finora ad attraversare questo periodo di crisi, ma ci sono ancora grandi fette di mercato che aspettano i nostri prodotti”.
“Io e il presidente De Castro – ha concluso il ministro - abbiamo dato in più occasioni la testimonianza che vogliamo lavorare in sinergia perché in Europa il colore politico non conta. Per difendere in Europa gli interessi della nostra agricoltura non dobbiamo guardare alle appartenenze politiche. Questo settore è una grande opportunità per l’Italia e vi garantisco che in Europa farò sentire la mia voce e, se serve, anche in Italia, indipendentemente dai colori politici e dalle arroganze perché l’agricoltura italiana deve diventare protagonista della nostra politica economica”.