L'Azienda Conti Zecca, con la sua tradizione centenaria, rappresenta un'eccellenza del territorio salentino e una realtà di peso anche dal punto di vista strutturale: 320 ettari distribuiti nelle quattro tenute di Donna Marzia, Saraceno, Cantalupi e Santo Stefano.

Dal 2009, la casa vitivinicola è entrata a far parte del progetto Magis, del quale si occupa in prima persona Fernando Antonio Romano, enologo aziendale e direttore di produzione.

 

L'Azienda Conti Zecca è fortemente orientata alla tutela ambientale, tanto da avere in corso ambiziosi progetti di agricoltura di precisione. Magis quale ruolo ha?

"Le richieste della Gdo e il fatto di essere molto presenti sul mercato estero, hanno fatto sì che - sia per esigenze economiche che di commercializzazione - la naturale predisposizione aziendale alla tutela ambientale e alla qualità dei prodotti venisse spinta a livelli tecnologici e d'innovazione molto alti.
Magis, con cui la collaborazione è partita sin dall'inizio del progetto, ha aperto le porte ad un nuovo interessante approccio alla tutela della salubrità del prodotto, aspetto cui siamo particolarmente attenti per la nostra esigenza di comunicare al cliente l'origine controllata della materia prima che impieghiamo.
Con Magis abbiamo avuto l'opportunità di sviluppare in modo più scientifico e approfondito la gestione dei trattamenti e in breve tempo siamo riusciti ad ottenere uva integra e sana eliminando i residui nel vino. Contemporaneamente abbiamo raggiunto un risparmio energetico ed economico imputabile alla minore quantità di prodotto impiegato.
Un percorso che oltre ad approfondire i temi centrali della viticoltura aziendale quali gestione della chioma e interventi mirati e specifici, ci ha avvicinato all'agricoltura di precisione".

 

Quali sono le richieste del consumatore nazionale e internazionale?

"Vuole chiarezza e tracciabilità dei prodotti. Noi siamo in grado di controllare tutta la filiera pur gestendo 320 ettari di vigneto suddivisi in quattro tenute. I nostri tecnici sono molto preparati e conoscono palmo a palmo il territorio. Ciò associato a un supporto di natura scientifica, quale la viticoltura di precisione, che ci permette di effettuare interventi estremamente mirati. La comunicazione del lavoro fatto in azienda e tradotto nei parametri di chiarezza e tracciabilità dei prodotti è il futuro: rappresenta un valore aggiunto e una condizione necessaria da affiancare alla qualità e alla piacevolezza del prodotto che deve essere scontata.
Il problema sta più che altro nella comunicazione".

 

Come vedete la creazione di un vero e proprio marchio Magis?

"Potrebbe essere una buonissima idea. E' però fondamentale che sia un marchio accreditato da organismi non solo nazionali, ma anche internazionali. Per godere della giusta credibilità si potrebbe pensare di coinvolgere nel progetto organi istituzionali così da disporre di un prezioso strumento di comunicazione al consumatore.
Lo sforzo comunicativo a livello di piccola azienda è molto grande: non è semplice passare al grande pubblico concetti quali sostenibilità o agricoltura integrata, necessari per scardinare l'idea che un prodotto chimico sia sempre un veleno. Occorre trasparenza sull'impiego di questi prodotti e Magis in questa direzione è prezioso".

 

 

Azienda Conti Zecca, 320 ettari di vigneto nel cuore del Salento 

 

Come è andata la vendemmia di quest'anno?

"E' stata in calo per tutta l'Italia, l'estate lunga e siccitosa con venti secchi ha rallentato l'attività produttiva delle piante.
Avendo una gestione diretta, siamo riusciti ad intervenire con lavorazioni del terreno che impedissero la traspirazione e irrigazioni di emergenza così da arginare la situazione. Magis è stato prezioso anche in questo caso, perché ha messo a disposizione il Comitato tecnico scientifico, un supporto fondamentale".

 

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