E' lunga più di cent'anni la tradizione della casa vitivinicola veronese Giacomo Montresor. Oggi il gruppo è guidato da Giorgio e Paolo Montresor che, sulle fondamenta storiche dell'azienda, hanno costruito quelle di una viticoltura di qualità, moderna, tecnologicamente all'avanguardia, orientata al rispetto delle risorse ambientali e alla tutela del territorio.

Siamo entrati in Magis da due anni” racconta Corrado, enologo aziendale e tecnico di campagna, “tre se consideriamo il primo anno di progetto pilota avviato su due ettari e poi esteso su tutta l'azienda: un blocco da venticinque ettari vitati più dieci disaccorpati per trentacinque ettari totali.
Il primo anno è stato complicato, molto piovoso ma da subito Magis ha risposto bene anche su varietà difficili e rigogliose come la Garganega soggetta a problemi fitosanitari, nonostante la riduzione dei prodotti e del numero di trattamenti”.

L'impronta aziendale da anni segue un approccio ambientalmente sostenibile - afferma Giorgio Montresor - ma, grazie alla spinta che i pacchetti legislativi europei stanno dando verso il sistema integrato, Magis diventa un'esperienza concreta, utile e capace di rispondere ad esigenze attuali. Il consumatore richiede questo tipo di attenzione e noi che ci crediamo la diamo e la comunichiamo.
E' efficace e la clientela restituisce un forte feedback probabilmente dovuto anche alla scelta di preferire alla Gdo un canale più diretto che ci permette una comunicazione mirata e precisa
. Abbiamo un nome e una storia; il nostro consumatore dà per scontata la qualità e cerca in noi plus, come l'attenzione all'ambiente.

 

 

Mio padre è stato il socio fondatore di tutti i consorzi di tutela della provincia di Verona – prosegue -. Per cultura tendiamo a fare gruppo, quindi, l'idea di un marchio Magis che racchiuda sotto un unico ombrello tutto lo sforzo, ci piace. Il futuro dell'enologia – sottolinea - è l'aggregazione di filiera priva di gelosie che altro non portano se non ad un inutile campanilismo commercialmente perdente. La rivoluzione in atto sta portando, anche nel nostro settore, alla creazione di aziende importanti per dimensione. Scardinare il concetto di 'piccolo è bello' e non vedere gli altri produttori come nemici, sono passaggi chiave.

Le aspettative che abbiamo nei confronti di Magis - va a concludere Montresor - sono sia tecniche che commerciali. Dal punto di vista tecnico, crediamo che uno stretto legame tra produttore, azienda chimica e ricerca possa rappresentare per il consumatore una garanzia di sicurezza e buon lavoro. Commercialmente parlando, un marchio Magis potrebbe essere il sinonimo di una garanzia facilmente comunicabile al consumatore”.

 

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