I momenti di incontro tra aziende agricole, tecnici e produttori di soluzioni per l’agricoltura sono sempre occasioni di crescita professionale.
Uno di questi momenti è stato organizzato lo scorso 2 aprile a Vittoria (Rg), in occasione di Agrem, quando l’argomento all’ordine del giorno ha suscitato molto interesse tra le serre ragusane: la coltivazione fuori suolo, di cui s'è parlato nell'ambito del workshop 'Sistemi di coltivazione: substrati e nutrizione'.
Tre le aziende coinvolte: Perlite italiana (substrati inerti), Palmeco (substrati in cocco) e Pavoni (soluzioni per la fertirrigazione).
Le relazioni
Biagio Iemmulo - Perlite Italiana
Sistemi di allevamento ecocompatibili: substrati e nutrizione
Biagio Iemmulo di Perlite Italiana ha presentato una relazione sull’utilizzo della Perlite, un substrato inerte ottenuto da roccia lavica che, opportunamente lavorata ad altissima temperatura (oltre 1000 gradi) assume il tradizionale aspetto "a pop corn".
Utilizzata sia per coltivazione aerea, sia come substrato a terra o su supporti appositamente realizzati, la Perlite viene commercializzata in panetti preconfezionati o sfusa; in questo caso può essere usata sia pura (substrato inorganico), sia miscelata con cocco (substrato organico).
La Perlite è diusponibile in tre graulometrie: quella più fine viene utilizzata in vivaio mentre quelle a granulometria maggiore vengono usate direttamente in coltivazione.
Il granulo è molto poroso, con porosità di dimensioni diverse; questo fa si che sia strutturato in modo da contenere acqua che viene resa disponibile in base alle richieste della pianta.
Utilizzata specialmente per melanzana, peperone, zucchino, pomodoro, cetriolo, gerbera, anturium e rosa, ė utilizzabile, potenzialmente, per tutte le colture.
Jérôme Besiers - Palmeco
La fibra di cocco 'ecosostenibile'
Jérôme Besiers, titolare dell'azienda francese Palmeco, che produce la fibra di cocco utilizzata come substrato, ha invece posto l’accento sulle tecniche di produzione di questo substrato organico. Infatti il processo di produzione è variato molto negli ultimi anni tanto che la produzione realizzata in Sri Lanka avviene completamente in ambiente protetto, con procedure di sfibratura, trinciatura, essiccazione, sterilizzazione, compattazione e confezionamento che viene tenuto costantemente monitorato e tenuto sotto controllo a massima garanzia del consumatore
L'azienda ha sotto controllo tutta a produzione ed è in grado di assicurare sia la qualità, sia l'assistenza diretta in campo.
Francesco Gentile - Pavoni
Fitonutrizione intelligente
Francesco Gentile, responsabile commerciale della Pavoni, ha invece approfondito le tematiche relative alla “fitonutrizione intelligente”. Si tratta di un concetto che per Pavoni vuole dire l’integrazione tra assistenza tecnica di campo, uso di prodotti specifici e di qualità e la messa a punto del sistema Fito Expert (un supporto informatico a supporto degli orticoltori) .
Particolare attenzione è stata posta sulla solubilità dei fertilizzanti in funzione della temperatura delle acque irrigue e del loro pH, la disponibilità delle sostanze in funzione della salinità del terreno e della miscibilità dei vari elementi fertilizzanti in funzione della loro forma e compatibilità.
Di particolare intesse il sistema Fito Expert utilizzato da Pavoni per determinare le miscele fertilizzanti da usare in fertirrigazione, basato sul risultato dell'analisi dell'acqua; permette di determinare esattamente quali sono le millimoli da fornire di ogni singolo elemento da immettere in campo, gestendo impianti fino a tre vasche.
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Fonte: Agronotizie