La filiera tabacchicola richiama il ministro Galan al rispetto degli impegni presi.
L'intera filiera tabacchicola si è riunita ieri ed ha preso atto dell'immobilismo del ministero e delle mancate risposte alle problematiche del settore, malgrado le rassicurazioni dello stesso ministro, da ultimo la scorsa settimana.
I temi aperti sono: la chiusura del negoziato sulle misure agro-ambientali, già poste in essere dai produttori, che da un anno ne sopportano i costi e che si trascina da oltre un anno e mezzo; il rilancio degli accordi pluriennali con le manifatture per la garanzia degli acquisti del tabacco italiano; il coordinamento con gli altri ministeri sulle decisioni internazionali in merito all'utilizzo degli ingredienti nei prodotti da fumo, che avrebbero un impatto devastante sulla produzione nazionale.
In mancanza di risposte concrete entro la settimana corrente, la filiera è determinata ad avviare tutte le necessarie azioni a difesa del settore che vedrebbe cancellate migliaia di aziende agricole e 60mila posti di lavoro.
E' quanto si legge in un comunicato unitario di Coldiretti, Confagricoltura, Cia, Legacoop-Agroalimentare, Fedagri-Confcooperative, Fai-Cisl, Flai-Cgil, Uila-Uil, Unitab, Ont-Italia, Apti.
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