Cina

Da una indagine demoscopica effettuata dall'Usda (United States department of agriculture) sulla percezione dei cibi importati nelle principali città del Sud Est della Cina (incluse Nanchino, Shangai, Wuhan e Ningbo) risulta che i prodotti europei (Ue) prevalgono per quanto riguarda i vini e gli alcolici in genere (56%), i latticini (30%), i prodotti per l'infanzia (32%), il pet food (33%) e i prodotti carnei suini (36% a pari merito con gli USA).

Per la carne bovina prevale l'Oceania (47%), mentre per i prodotti freschi prevalgono i paesi asiatici del Sud Est (frutta 52% ; prodotti ittici 37%).
(fonte: Usda)


Tunisia

Durante questo inverno vi sono state precipitazioni piuttosto intense nelle regioni usualmente aride del centro e del Sud del paese – la produzione per la prossima stagione (2018 - 2019) è prevista come buona.

Per l'attuale stagione (la raccolta in Tunisia viene effettuata da novembre a febbraio) si prevede una produzione di olio di oliva pari a 260mila tonnellate e un'esportazione di 200mila tonnellate – dati piuttosto positivi.

La coltivazione dell'olivo occupa in Tunisia 1/3 dell'area coltivata totale per un totale di 1,9 milioni di Ha con 88 milioni di piante. Come noto uno dei paesi maggiori importatori di olio tunisino è l'Italia.
(fonte: ministero dell'Agricoltura Tunisia)
 

Russia

Le fortissime nevicate che hanno interessato gran parte delle Russia in questa stagione sono viste dagli esperti come un fatto molto positivo per coltivazione di cereali – secondo diverse previsioni la prossima raccolta di grano in Russia dovrebbe ammontare fra i 72 e gli 83 milioni di tonnellate – nel 2017 la Russia ha avuto la produzione record di 88 milioni di tonnellate di grano.
(fonte: Farm Journal/RT question more/Bloomberg)
 

Germania

La nuova coalizione fra Cdu e Spd dovrebbe ribadire la forte intenzione a un investimento verso l'agricoltura sostenibile e quindi anche verso la continuazione del bando europeo agli organismi Ogm. L'intenzione pare anche quella di aumentare l'investimento nella ricerca per le pratiche agricole sostenibili. Nel programma dei due partiti vi è l'aumento della percentuale di Pil investito nella ricerca scientifica e tecnica che passerà dal 2,9 al 3,5%.
(fonte: Science Magazine/European News)