La campagna 2010-2011 ha fatto registrare produzioni molto variabili da zona a zona, ma complessivamente superiori alle aspettative sia per la resa sia per la qualità.
Le piogge autunnali hanno ostacolato le semine e l’emergenza della coltura in vaste zone: molti hanno dovuto rinunciare nonostante le intenzioni stimolate dai prezzi dei cereali, in ripresa sin da fine estate.

Nei mesi primaverili, di contro, si sono registrate scarse precipitazioni, in netto contrasto con le due annate precedenti. Il forte stress idrico ha costretto ad irrigare in certi casi, ma ha limitato la diffusione dei patogeni. Nelle fasi finali si sono avute temperature fresche che hanno lasciato il tempo alla coltura di completare il ciclo.

I risultati sono stati premianti per chi si è fatto trovare pronto in autunno per le semine e ha impostato bene la coltura da subito. In questo le tecniche di concimazione si sono rivelate cruciali ancora una volta.

K+S Agricoltura ha proseguito in tutte le zone cerealicole le sperimentazioni che da anni realizza in collaborazione con società del settore sementiero, con stoccatori, con società fornitrici di altri mezzi tecnici e con gli enti ufficiali di ricerca in campo agronomico.

La prima conferma dalle sperimentazioni di quest’anno è che la concimazione in pre-semina o alla semina permette di arrivare meglio alle fasi più critiche di accestimento e levata. I vantaggi sono evidenti se si impiegano i concimi con azoto stabilizzato dall’inibitore della nitrificazione 3,4 DMPP delle linee Entec® e Flexammon® di K+S Agricoltura.

La tecnologia dell’inibitore della nitrificazione è l’evoluzione della lenta cessione, che ha nel DMPP, brevettato nel 1999 da BASF, la più recente acquisizione.
Distribuendo concimi NP o NPK con il DMPP, come Entec® 25.15, Entec® 13.10.20 o Flexammon® 10.17, si garantisce la partenza ottimale, con una dose non eccessiva di azoto a pronto effetto e fosforo ad elevata solubilità, senza gli squilibri e le perdite per dilavamento dei concimi NP tradizionali come il biammonico, oggi poco concorrenziali anche nel prezzo.

Inoltre si riduce l’azoto dilavato dalle piogge autunnali, e ne rimane a sufficienza per assicurare l’avvio dell’accestimento anche quando il terreno è bagnato e non si può entrare a dare nuovo concime. Avere ancora a disposizione l’azoto, grazie all’inibitore, è stato un vantaggio fondamentale per la coltura, perché tra gennaio e marzo le piogge hanno reso difficile la concimazione, e lo si è visto bene in campo (vedi Foto 1).


 

Foto 1 - I vantaggi della concimazione con Entec® in pre-semina
si manifestano in modo evidente nella fase di inizio accestimento


Il completamento del piano di concimazione con Entec® 26 in accestimento (spiga 1 cm) ed Entec® 46 o 26 alla levata (1° - 2° nodo) ha favorito rese elevate e qualità più che soddisfacente giustificando la spesa anche in una primavera siccitosa, arrivando alle fasi finali nel migliore stato nutrizionale e facendo registrare rese di grande soddisfazione in tutte le zone (vedi Grafico 1).

Grafico 1 - Risultati della sperimentazione 2010-2011 con Entec® nelle diverse zone d’Italia