In prossimità della decisione finale su glifosate è stato indetto un vero e proprio assedio da parte di coloro che negli ultimi anni - soprattutto recentemente - hanno accusato Efsa e Bayer, ieri Monsanto, di non aver considerato numerose ricerche (sedicenti) indipendenti che dimostrerebbero, stando agli estensori dell'assedio, che l'erbicida è un vero flagello a 360°. 

 

Ovviamente, le porte di AgroNotizie sono sempre aperte in caso Efsa e Bayer volessero rispondere direttamente a tali accuse, di per sé gravissime. Soprattutto pensando alla mole di pagine esaminate da Efsa al proposito. Una mole documentale che lascia pensare che ben poco sia rimasto di non valutato, anche in accordo alle osservazioni di Efsa su alcuni data gap (lacune di dati) di cui Efsa chiede la produzione. 

 

Troppe accuse per una sola molecola

Su tali accuse nefaste e omnicomprensive, parafrasando Angelo Moretto, tossicologo di lungo corso e alquanto esperto di glifosate, si dovrebbe ammettere che “[…] glifosate causerebbe la metà dell'indice dell'Harrison, testo di medicina interna più utilizzato al mondo”.


In effetti, stando ai vari haters dell'erbicida questo provocherebbe malattie laqualunque e già questo dovrebbe fare meditare sulla solidità delle accuse, poiché non appare credibile che una sola molecola (banale derivato di un aminoacido, idrofilo, termolabile, poco persistente e dal modo d'azione specifico per un enzima caratteristico solo del regno Vegetale) possa scatenare una siffatta ridda di patologie, ovviamente dal grave al gravissimo. 

 

Uno sguardo al passato...

A molte di queste accuse si è già data risposta all'interno del documento in pdf che raccoglie la produzione giornalistica relativa all'allarmismo anti glifosate. Sull'autismo, però, in tema di glifosate non si era ancora scritto. Non che i disturbi neurologici e/o dello spettro autistico non siano mai apparsi su AgroNotizie, una volta sul latte, un'altra sugli esteri fosforici. Quindi giova realizzare un approfondimento anche sul supposto legame fra glifosate e autismo.

 

Leggi gli approfondimenti:

 

... e uno all'America

Consultando alcune fonti americane sono stati trovati dati interessanti sia sugli usi di glifosate, Stato per Stato, sia relativi alla incidenza e prevalenza dei disturbi della spettro autistico, sempre Stato per Stato. 

 

Ponendo tali dati in tabelle e grafici, non appare alcuna possibile correlazione fra l'erbicida e l'insieme di disturbi citati. Come sempre accade, cioè, alzando lo sguardo e osservando la realtà circostante, le evidenze smentiscono le pubblicazioni stando alle quali, invece, tali correlazioni vi sarebbero.

 

Del resto, nel 1998 fu proprio una ricerca supposta scientifica a scatenare la fobia per i vaccini, indicati allora come possibile causa di autismo. Quella ricerca venne poi smascherata nel tempo e costò al suo autore, Andrew Wakefield, anche una condanna in tribunale e la radiazione dall'ordine dei medici. Purtropo, ancora oggi tale allarmismo anti vaccinale sopravvive in ampie porzioni della popolazione mondiale, Italia in testa.

 

Per tali ragioni si teme che anche la presente disamina potrà ben poco contro i bias ideologici (o le convenienze di parte) di chi ha costruito a tavolino l'immagine di glifosate come mostro a sette teste. Tutte da tagliare, ovviamente. 

 

Nonostante tale scetticismo, però, i risultati dell'indagine glifosate-autismo sono stati raccolti in un documento in pdf atto a meglio contenere grafici e tabelle. Perché poco altro risulta "self-explaining" di un grafico ben riuscito.

 

E no: di correlazioni fra usi di glifosate e casi di autismo, in America, proprio non se ne vedono. 

 

Scarica il documento in pdf su glifosate e autismo