Non è sufficiente pubblicare un provvedimento tra i più restrittivi d’europa (DL 69/2014) se poi non viene fatto rispettare.

Nel 2017 regioni e province autonome di Trento e Bolzano, il Comando Carabinieri per la tutela della salute e l’Ispettorato centrale per la tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari hanno controllato la regolarità dei prodotti fitosanitari presso rivendite, aziende agricole, produttori e titolari di autorizzazioni di tutto il territorio nazionale. Le verifiche hanno riguardato etichette, schede di sicurezza, confezioni e composizione degli agrofarmaci.
Le infrazioni più diffuse sono state: strutture inadeguate, prodotti non autorizzati (!), mancata compilazione dei registri. Sono stati effettuati controlli anche sulla formazione, verificando la dotazione del certificato di abilitazione alla vendita e all’acquisto.

In generale le infrazioni rilevate non hanno mai superato il 5% del totale, ad eccezione delle officine di produzione (29% di controlli hanno evidenziato irregolarità). Anche i controlli sulla qualità dei prodotti fitosanitari in commercio hanno evidenziato un 99.3% di conformità per il titolo in sostanza attiva e 97% per le impurezze (su di un campione non gigantesco di 286 prodotti analizzati).
La percentuale di prodotti non più autorizzati (il caso più frequente è lo sforamento del periodo di smaltimento scorte) è stata del 3,4% presso i rivenditori e dell’1,2% presso i titolari di autorizzazione. Infine il controllo delle etichette ha evidenziato un 1,4% di irregolarità.

Il numero totale dei controlli effettuati è stato 3464, quasi tutti su grossisti e rivenditori, 44 su produttori e formulatori, 1 confezionatore/rietichettatore e 77 per i titolari di registrazione. I patentini controllati sono stati poche centinaia, una goccia nel mare dei 339361 titolari di autorizzazione all’acquisto, 10228 titolari di certificati di abilitazione alla vendita e 5325 consulenti (dati 2015). Come già anticipato, sono gli utilizzatori professionali i meno controllati (0.76%) i quali tuttavia sono risultati meno conformi della media (10,8% di irregolarità). Anche il quaderno di campagna è poco compreso dagli utilizzatori: 8,1% di irregolarità nelle registrazioni. E' stata evidenziata anche una tendenza alla riduzione delle infrazioni nel tempo, fatto che fa ben sperare per il futuro.
 

Approfondimenti per studiosi, addetti ai lavori o semplicemente curiosi

  • Controllo ufficiale dell’immissione in commercio e dell’utilizzazione dei prodotti fitosanitari - risultati in Italia 2017
  • Decreto legislativo 17 aprile 2014, n. 69 Disciplina sanzionatoria per la violazione delle disposizioni del regolamento (CE) n. 1107/2009 relativo all’immissione sul mercato dei prodotti fitosanitari e che abroga le direttive 79/117/CEE e 91/414/CEE, nonché del regolamento (CE) n. 547/2011 che attua il regolamento (CE) n. 1107/2009 per quanto concerne le prescrizioni in materia di etichettatura dei prodotti fitosanitari.